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Refugee Legal: «In passato alcuni atleti non solo hanno ottenuto protezione, ma hanno in seguito gareggiato per l'Australia»
BRISBANE - Sono ben 255 gli atleti e i funzionari delle delegazioni rimasti in Australia dopo i Giochi del Commonwealth a Brisbane il mese scorso e dopo la scadenza il 15 maggio dei 13.600 visti emessi per i Giochi, un netto aumento rispetto a stime precedenti. Fra questi, componenti delle squadre nazionali di Camerun, Uganda, Sierra Leone, Ruanda, Nigeria e Ghana.
Hanno tuttavia ottenuto visti-ponte 205 di loro, mentre vengono considerate le loro domande per 'visti di protezione' o di altre categorie. Altri 50 hanno fatto perdere le loro tracce. Le cifre sono state rivelate da funzionari dell'Immigrazione davanti a una commissione del Senato.
Il numero di 255 'soggiornanti fuori termine' è quasi cinque volte maggiore rispetto agli ultimi Giochi del Commonwealth tenuti in Australia, il 2006 a Melbourne. Diversi sostenitori dei profughi li stanno assistendo con le domande di visto e riferiscono che il governo ha accettato di accelerare l'esame di almeno parte delle domande.
«Si può dire che vi siano precedenti di lunga data, di atleti che chiedono asilo e ottengono protezione», ha detto l'avvocato David Manne dell'organizzazione Refugee Legal. «Di fatto, alcuni degli atleti in giochi passati non solo hanno ottenuto protezione, ma hanno in seguito gareggiato per l'Australia. Solo perché sono atleti, non vuol dire che non temano per la propria sicurezza», ha aggiunto.
