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GERMANIALa Baviera ha deciso: una croce in ogni edificio statale

24.04.18 - 21:53
Ad annunciarlo è stato il primo ministro del Land tedesco: «È un riconoscimento dell’identità»
Keystone
La Baviera ha deciso: una croce in ogni edificio statale
Ad annunciarlo è stato il primo ministro del Land tedesco: «È un riconoscimento dell’identità»

MONACO DI BAVIERA - Delle tre misure annunciate martedì dal neo primo ministro della Baviera è stata quella più simbolica a catturare l’attenzione della stampa: da giugno si dovrà appendere una croce nell’atrio di ogni edificio statale del Land tedesco.

Markus Söder (Csu) ha tenuto a sottolineare che la suddetta croce «non rappresenta il simbolo di una religione» né lede il principio di laicità, ma, al contrario, vuole essere «un riconoscimento dell’identità» e della «impronta culturale cristiano-occidentale» della sua Baviera.

Come fa notare la Süddeutsche Zeitung, però, la croce che egli stesso ha voluto simbolicamente appendere nell’ingresso della cancelleria del Land, di religioso, ha molto. Era infatti stata donata al governo bavarese dal cardinale di Monaco Friedrich Wetter e, secondo quanto sottolineato da Söder, benedetta dal porporato stesso. Dal 2008 faceva bella mostra di sé nella sala dell’esecutivo.

La nuova regola varrà per tutti gli edifici statali del Land, non per quelli dei comuni o gli edifici del governo federale.

Fra le altre misure annunciate da Söder ci sono la creazione di una polizia di frontiera della Baviera che contrasti la criminalità e l’immigrazione irregolare e la limitazione dei mandati consecutivi del premier a 10 anni.  

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COMMENTI
 

limortaccituoi 5 anni fa su tio
Siamo alla frutta quando uno stato democratico, fondato sul diritto e sulla laicità impone una croce cristiana in ogni edificio statale. Follia pura. E paradossalmente quelli che che voglio difendere le nostre origini cristiane sono gli stessi che bestemmiano ogni tre per due. Siete retrogradi. I nostri valori sono quelli della repubblica. Della rivoluzione francese. Ma se a voi piace così...torniamo pure al medioevo.

Lonely Cat 5 anni fa su tio
Risposta a limortaccituoi
Suvvia, un po’ di tolleranza. Che fastidio ti può dare una crocetta sul muro? :)

sedelin 5 anni fa su tio
Risposta a limortaccituoi
1. io non bestemmio 2. vuoi togliere le croci dai cimiteri, dai campanili, dalle chiese, dalle cime dei monti e fors'anche dal collo di molte rockstar? che fastidio ti danno? 3. prima della rivoluzione francese c'è qualcosa: nell'anno 0 é nato il cristianesimo, che tu lo voglia o no.

MIM 5 anni fa su tio
Risposta a limortaccituoi
Tipico intollerante, lo dimostri in ogni tuo scritto :-)

limortaccituoi 5 anni fa su tio
Risposta a MIM
Non capisco cosa c'entri la croce con la concezione di stato. Allora perché non inserire il venerdì di magro obbligatorio in tutte le mense e i ristoranti, l'obbligo di andare a messa, oppure il reato di bestemmia? Quelli che criticano i paesi che hanno la sharia come legge di stato sono gli stessi che vogliono i crocifissi nelle scuole.

sedelin 5 anni fa su tio
Risposta a limortaccituoi
forse conviene documentarsi un po' e studiare: solo così si può capire :-)

limortaccituoi 5 anni fa su tio
Risposta a sedelin
Un po' generico. Studiare e documentarsi...a proposito di cosa?

sedelin 5 anni fa su tio
Risposta a limortaccituoi
a proposito di "cosa c'entri la croce...": l'hai scritto tu, no?

limortaccituoi 5 anni fa su tio
Risposta a sedelin
Se mi dici che c'entra perché la Germania è l'erede naturale del Sacro Romano Impero e le sue origini sono cristiane, la discussione finisce qui.

sedelin 5 anni fa su tio
Risposta a limortaccituoi
voilà!

limortaccituoi 5 anni fa su tio
Risposta a sedelin
Come dicevo poco sopra...medioevo.

pillola rossa 5 anni fa su tio
“Non ti fare scultura alcuna né immagine alcuna delle cose che sono lassù ne’ cieli o quaggiù sulla terra o nelle acque sotto la terra; non ti prostrare dinanzi a tali cose e non servir loro, perché io, l’Eterno, l’Iddio tuo, sono un Dio geloso che punisco l’iniquità dei padri sui figliuoli fino alla terza e alla quarta generazione di quelli che mi odiano, e uso benignità, fino alla millesima generazione, verso quelli che m’amano e osservano i miei comandamenti.” (Esodo 20:4-6)

pillola rossa 5 anni fa su tio
Ahahah... Genera “divisione, inquietudine e contrasto” la decisione presa martedì scorso dal governo bavarese guidato da Markus Söder (Csu) di appendere una croce in tutti gli edifici regionali. “Se la croce è vista solo come un simbolo culturale, non la si capisce”; la croce “è un segno di protesta contro la violenza, l’ingiustizia, il peccato e la morte, ma non un segno contro altre persone”: così il cardinale Reinhard Marx, arcivescovo di Monaco di Baviera, oltre che presidente dei vescovi tedeschi, che ieri, in un’intervista al Süddeutschen Zeitung (Sz), si è criticamente espresso contro la decisione. Da più parti, in ambito cattolico ed evangelico, si sono alzate voci contro questa che è stata definita una “iniziativa populistica da campagna elettorale”. La Baviera andrà al voto tra sei mesi. “Che significa vivere in una terra cristiana?”, questa è la domanda da porsi secondo il card. Marx, in modo che apra ad accogliere tutti. Anche l’arcivescovo di Bamberga mons. Ludwig Schick si era pronunciato qualche giorno prima: “La croce non è un segno identitario di una regione o di uno Stato” ma è un invito a imparare a vivere nella solidarietà e nell’amore. Comunicando la notizia della decisione Söder aveva invece detto: “È un chiaro riconoscimento della nostra identità bavarese e dei valori cristiani”. L’ordine di Söder “potrebbe dare l’impressione che ci sia un ritorno della religione cristiana”, scrive oggi Sz. “L’impressione è sbagliata. Non c’è una tale rinascita. C’è solo un ritorno del suo sfruttamento politico”.

MIM 5 anni fa su tio
Risposta a pillola rossa
Il portavoce dei musulmani Ticino, alla radio, ha detto che a loro non da fastidio, perché i musulmani non hanno simboli da appendere e quindi il problema non si pone. A me pare che il problema se lo facciano i nostrani posizionati in una parte politica ben precisa, non gli stranieri.

pillola rossa 5 anni fa su tio
Risposta a MIM
Più che i nostrani è la Chiesa qui a farsi dei problemi.

Lonely Cat 6 anni fa su tio
Ottima decisione. Non può che fare bene a tutti ricordarsi che ci troviamo su territorio crociato, visto che a girare per le strade si direbbe di no.

curzio 6 anni fa su tio
Per fortuna è stato crocifisso e non ghigliiottinato oppure rosolato sulla sedia elettrica...

sedelin 6 anni fa su tio
siamo in un continente con radici cristiane da secoli, ci sono croci ovunque: campanili, cimiteri, chiese, cime dei monti. qual è il problema qui? sembra che la croce sia il diavolo...

sedelin 6 anni fa su tio
Risposta a sedelin
mi riferisco a certi blog

MIM 6 anni fa su tio
Ottimo

centauro 6 anni fa su tio
La croce è un simbolo religioso facente parte della nostra cultura e civiltà nonché identità, chi dice che scuole e uffici pubblici sono luoghi laici allora anche le strade e le piazze lo sono, dunque togliamo le croci dai campanili e ricopriamo le edicole votive........vedrete che in un futuro non lontano appariranno al loro posto le mezze lune! ma per favore per secoli abbiamo convissuto con le croci sopra le nostre teste e problemi mai ne abbiamo avuti!!!!!

Monello 6 anni fa su tio
Ottimo ..da noi per paura le tolgono..mentre là qualcuno con le palle grosse le rimette ! ottimo!!

pillola rossa 6 anni fa su tio
La prima svastica trovata risale a 12mila anni fa. Compare nella cultura neolitica dell'Europa meridionale 8000 anni fa. Però non la si usa più in occidente perché è considerata un simbolo del nazismo. La croce invece è collegata al cristianesimo ed è chiaramente un simbolo religioso e continua a essere esposta in bella mostra nelle istituzioni laiche. Una contraddizione di comodo!

Evry 6 anni fa su tio
Esempio da iostituzionaliozzare anche da noi! E da noi in Ticino certi maestri (razzisti) la voglionoi togliere ! Basta informarsi di che partito sono , e poi tutto chiaro, no ?

samarcanda 6 anni fa su tio
Forse un riconoscimento alla sua mentalità. Che parli per sé.
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