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David Coppefield costretto a rivelare uno dei suoi trucchi durante un processo

STATI UNITIDavid Coppefield costretto a rivelare uno dei suoi trucchi durante un processo

18.04.18 - 11:29
Perché uno dei partecipanti scelti dal pubblico si era infortunato durante lo show e gli ha fatto causa. Il team del mago voleva l'assoluta segretezza
Keystone
David Coppefield costretto a rivelare uno dei suoi trucchi durante un processo
Perché uno dei partecipanti scelti dal pubblico si era infortunato durante lo show e gli ha fatto causa. Il team del mago voleva l'assoluta segretezza

LAS VEGAS - Il celebre illusionista americano David Copperfield è stato costretto da un tribunale a fare quello che ogni buon "mago" che si rispetti non farebbe mai e poi mai: rivelare uno dei suoi trucchi.

A obbligarlo, in questo caso, una causa intentatagli da un partecipante di uno dei suoi spettacoli a Las Vegas che durante lo svolgimento della prestidigitazione si era infortunato in maniera importante.

L'illusione, riporta il Guardian, prevedeva che 13 persone - scelte a caso fra il pubblico - svanissero dal palco per poi riapparire sul retro del teatro. Per riuscire nell'impresa, gli ignari, dovevano percorrere una lunga distanza passando da un oscuro tunnel sotterraneo attraverso cucine e altre stanze dell'albergo che ospitava lo show.

Proprio durante questa corsa, il britannico Gavin Cox era caduto procurandosi un trauma cranico le cure del quale gli sarebbero costate la cifra stimata di 400'000 dollari. Stando al team dell'illusionista, Copperfield aveva percorso lo stesso tragitto per un'altra "magia" «senza alcuna difficiltà». Ai volontari venivano, in ogni caso, fornite delle torce elettriche.

«È vero però che le condizioni di salute e forma fisica dei partecipanti scelti fra il pubblico ci sono ignote e loro non sanno cosa dovranno fare fino al momento del "trucco"», ha confermato in tribunale il produttore esecutivo dello spettacolo Chris Kenner.

Gli avvocati di Copperfield avevano chiesto alla corte che i contenuti del processo non fossero divulgati all'esterno per mantenere la segretezza di una delle performance più popolari dell'artista, replicata «decine di migliaia di volte nel corso di più di 20 anni di carriera». La richiesta era però stata respinta dal giudice.

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