L'"Echo" a Kollegah e Farid Bang ha causato un vero e proprio putiferio, alcuni premiati hanno restituito la loro statuetta. A maggio il controverso duo sarà in Svizzera
BERLINO - Il presidente del Consiglio della cultura tedesco si è dimesso dal comitato del premio musicale tedesco "Echo", dopo le forti polemiche sui premi consegnati all'album "Jung, brutal, gutaussehend 3" ("Giovane, bello e brutale 3") dei rapper Kollegah e Farid Bang. Al centro della polemica una serie di rime di carattere antisemita.
«Questa decisione è stata un errore», ha affermato Christian Hoeppner. «Senza alcun dubbio i membri del comitato e quelli dell'organizzazione che rappresentano sono contro l'antisemitismo, contro l'odio e la violenza», ha aggiunto.
Hoeppner è entrato anche nel merito del testo della canzone sotto accusa: «anche se il genere esiste da 30 anni con le sue espressioni specifiche e il suo stile provocatorio, lo dico in modo chiaro: la vostra musica non è la mia e i testi li trovo ributtanti».
In segno di protesta alcuni musicisti hanno già riconsegnato il premio, e oggi all'elenco si aggiunge il pianista Igor Levit, che lo aveva vinto nel 2014. «Faccio di nuovo l'Olocausto, vengo con la molotov», scandiscono i cantanti in una strofa di una canzone dell'album premiato. Fra le altre rime incriminate quella: «Il mio fisico è più scolpito di quello dei detenuti di Auschwitz».
Presto anche in Svizzera - Il duo arriverà ad esibirsi anche in Svizzera, il prossimo 5 maggio - infatti - canteranno alla Bbc Arena di Sciaffusa.