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REGNO UNITOOffre il suo sperma su Facebook: «22 bambini sono nati grazie a me»

17.04.18 - 06:00
La storia di un 39enne scozzese, mosso dal desiderio di aiutare - gratis - le donne che non possono avere figli. Esperti contrari: un mercato nero «estremamente pericoloso»
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Offre il suo sperma su Facebook: «22 bambini sono nati grazie a me»
La storia di un 39enne scozzese, mosso dal desiderio di aiutare - gratis - le donne che non possono avere figli. Esperti contrari: un mercato nero «estremamente pericoloso»

GLASGOW - Si fa chiamare Anthony Fletcher, ha 39 anni, ha occhi blu, capelli castani e altezza nella media. Al Daily Record ha raccontato della sua esperienza di donatore di sperma clandestino: da cinque anni infatti offre gratuitamente il suo liquido seminale a donne che per vari motivi non possono avere figli. L'uomo, che vive nei pressi di Glasgow, ha dichiarato che 22 bambini sono nati grazie a lui ma di aver fornito aiuto a più di 50 persone, alcune venute in Scozia appositamente per incontrarlo.

A spingere Anthony è un sincero desiderio di aiutare le donne a diventare madri. In un primo momento aveva pensato di rivolgersi a una banca del seme, salvo poi cambiare idea a causa delle procedure burocratiche e del diritto di ogni bambino nato in provetta di conoscere il padre biologico una volta compiuto il diciottesimo anno di età - sebbene sia chiaro che il donatore non abbia nessun obbligo legale nei suoi confronti.

Si è così orientato su Facebook, che è diventato lo strumento con il quale si mette in contatto con le donne che hanno bisogno del suo "aiuto". Nei primi tempi gli incontri avvenivano in hotel o nelle abitazioni di chi lo cercava, mentre ora preferisce optare per una località a bordo strada nei paraggi di Glasgow, presso la quale si presenta e porge un contenitore con lo sperma alla destinataria.

La procedura da lui seguita è illegale: per distribuire sperma e ovuli è necessaria una licenza, che viene concessa solo a cliniche che osservano una rigida regolamentazione e che vagliano attentamente i donatori, per escludere qualsiasi tipo di patologia o problema genetico. La stessa conservazione dello sperma è ovviamente molto diversa da quella effettuata nei centri specializzati. Professionisti del settore considerano il suo modo di operare - e il mercato nero dello sperma in generale - «estremamente pericoloso» e sconsigliano di ricorrere a soluzioni come quella proposta da Anthony.

Lui assicura di essere in buona salute e spiega: «Molti pensano che io sia l'ultima spiaggia ma non è così, ho scoperto di poter essere la prima scelta». Sul social si "pubblicizza" così: «Sono un donatore di sperma attivo e con esperienza. Sono ancora disponibile per aiutare più donne a restare incinte. Sono felice di donare a donne single, coppie dello stesso sesso e donne in relazioni eterosessuali».

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