Il presidente americano Donald Trump precisa che la Corea del Nord non conduce un test missilistico dal 28 novembre 2017 e si è impegnata a non farne durante gli incontri
WASHINGTON - Donald Trump si fida dell'impegno di Pyongyang di sospendere i test missilistici che accompagnava l'invito di Kim ad un incontro.
«La Corea del Nord non ha condotto un test missilistico dal 28 novembre 2017 e si è impegnata a non farne durante i nostri incontri. Credo che onoreranno questo impegno!», ha twittato il presidente Usa, dopo che ieri la portavoce della Casa Bianca, Sarah Sanders, aveva precisato che «non vi saranno colloqui fino a quando la Corea del Nord non farà seguire azioni alle parole». Secondo i media Usa, la Casa Bianca ha dato finora segnali apparentemente contrastanti o quantomeno confusi.
La stampa americana si chiede oggi cosa intendesse la Sanders per azioni concrete da parte della Corea del Nord, dopo che il presidente Usa aveva detto di aver accettato l'invito di Kim per un incontro, ricordando l'impegno preso con la delegazione sudcoreana per una denuclearizzazione e per una sospensione dei test missilistici e nucleari. Ieri sera il tycoon, dopo le parole della Sanders, aveva rilanciato affermando via Twitter che sono in corso i preparativi per l'incontro, anche se data e luogo non sono stati fissati.
I media statunitensi esprimono inoltre perplessità sulla celerità senza precedenti, e senza garanzie concrete, con cui Trump ha accettato l'invito, non consultandosi con i suoi consiglieri e collaboratori, e indicando un periodo (entro maggio) ritenuto troppo stretto per poter preparare adeguatamente l'incontro.
North Korea has not conducted a Missile Test since November 28, 2017 and has promised not to do so through our meetings. I believe they will honor that commitment!
— Donald J. Trump (@realDonaldTrump) 10 marzo 2018
«I media non mi credono? Chi se ne frega» - Il presidente, da parte sua, critica questo cambiamento di atteggiamento dei media di fronte alla possibile svolta nella crisi nordcoreana: «Nelle prime ore, dopo aver sentito che il leader nordcoreano voleva incontrarmi per discutere di denuclearizzazione e che cesserà i lanci di missili, la stampa era sorpresa e sbalordita. Non potevano crederci. Ma il mattino dopo la notizia è diventata falsa», ha twittato. «Chi se ne frega!», ha concluso.
In the first hours after hearing that North Korea’s leader wanted to meet with me to talk denuclearization and that missile launches will end, the press was startled & amazed.They couldn’t believe it. But by the following morning the news became FAKE.They said so what, who cares!
— Donald J. Trump (@realDonaldTrump) 10 marzo 2018
Abe è «entusiasta» dei colloqui - «Ho parlato con il premier giapponese Shinzo Abe, che è molto entusiasta sui colloqui con la Corea del Nord», lo ha twittato il presidente americano Donald Trump, aggiungendo di aver discusso con il leader nipponico anche di «aprire il Giappone ad un migliore commercio con gli Usa. Attualmente abbiamo un deficit commerciale massiccio di 100 miliardi di dollari. Non è equo o sostenibile. Tutto si risolverà», ha aggiunto.
La telefonata a Macron - Il presidente Usa ha discusso anche con Macron «dell'intenzione di incontrare il leader nordcoreano per assicurare la completa e permanente denuclearizzazione della penisola coreana». Lo rende noto la Casa Bianca.