I casi di presunti abusi in asili e scuole hanno scosso molti genitori, ma gli insegnanti incontrano ancora molte resistenze culturali
PECHINO - Hanno fatto molto scalpore in Cina i casi di presunte molestie sessuali all'interno di alcune scuole o asili cinesi. Una contromisura all'inquietante fenomeno viene applicata in alcuni istituti: lezioni di educazione sessuale per fornire ai bambini gli strumenti per riconoscere i predatori e difendersi da loro.
Un caso emblematico, descritto dal Los Angeles Times, riguarda una scuola alla periferia di Pechino frequentata dai figli delle persone giunte nella capitale per motivi di lavoro. Alla cinquantina di allievi il venerdì viene insegnato come proteggersi dai molestatori. Non solo quando li si vede di persona, ma anche su Internet. Le lezioni sono tenute da volontari, piuttosto giovani, facenti parte di un'organizzazione non governativa chiamata Xixi Garden che insegna educazione sessuale nelle scuole delle zone più povere.
La vicenda dell'asilo nel quale ai bambini sono stati somministrati sonniferi (si era temuto con lo scopo di abusare di essi, ma l'inchiesta ha escluso questa eventualità) ha fatto nascere serie preoccupazioni in molti genitori. Il primo risultato è stato un boom di richieste d'intervento di Xixi Garden presso asili e scuole elementari.
Nel contempo è venuto a galla un altro fenomeno: quanto padri e madri facciano fatica a parlare di sesso con i propri figli. Secondo il fondatore dell'ong, Han Xuemei, «molti genitori vogliono che spaventiamo i loro figli, mostrando come il sesso sia terribile e pericoloso per la nostra società». Una questione antica di taboo culturali sul sesso e la riproduzione che faticano a cadere. Il risultato è che l'educazione sessuale viene insegnata in modo molto diverso da un istituto all'altro e la maggioranza proprio non se ne occupa. Come, d'altronde, moltissimi genitori: la pubblicazione di un manuale di educazione sessuale lo scorso mese di marzo è stata duramente contestata da chi considerava le illustrazioni (esplicite ma non morbose) imbarazzanti oppure oscene.
Secondo Han «molti genitori non hanno fiducia nei propri figli. Pensano che se li educhi al sesso, vorranno provarlo e quindi hanno paura che il loro sviluppo sessuale venga accelerato».