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GINEVRA - Un ispettore della polizia giudiziaria ginevrina si è azzuffato con un giovane la notte scorsa colpendolo con calci e manganellate al volto, procurandogli fratture, dopo essere stato a sua volta colpito in volto fino a riportare, pure lui, delle fratture. Descritto dalla polizia come "molto grave", l'incidente è stato denunciato alla giustizia.
Poco dopo la 01.00 l'agente era intervenuto con un collega per sedare una rissa tra una ventina di persone e malgrado fosse riconoscibile è stato preso di mira ad uno scalmanato 19enne. Il ragazzo è stato condotto dagli agenti accorsi in rinforzo nel più vicino posto di polizia dove l'agente ferito - stando a quanto fa sapere la cantonale - ha perso il controllo e l'ha colpito ripetutamente. Entrambi sono stati ricoverati in ospedale.
La questione è considerata "molto grave" dal capo della polizia, ha dichiarato il portavoce della polizia André Binggeli. Le due aggressioni sono state denunciate alla giustizia. Vista la gravità dei fatti, il capo della polizia, in accordo con la responsabile del dipartimento cantonale di giustizia e polizia Micheline Spoerri e del procuratore generale, seguirà personalmente l'evoluzione del dossier.
L'agente, che non ha ancora potuto essere ascoltato sui motivi del suo gesto, non è per ora stato sospeso dalle sue funzioni. Un'inchiesta disciplinare potrebbe però essere aperta nei suoi confronti in funzione delle conclusioni dell'inchiesta penale. Il poliziotto, che ha meno di 30 anni, era entrato in servizio nel 2001. È descritto come un buon elemento.
