Ecosostenibilità, autonomia e diffusione: sulle auto elettriche circolano molte mezze verità. Ecco qualche chiarimento
Il tema delle auto elettriche è costantemente oggetto di controversia sia tra profani che tra esperti di automobili e su 20Minuti causa sempre accesi dibattiti tra i lettori. Uno degli aspetti più discussi è l’effettiva sostenibilità ambientale e climatica dei veicoli elettrici. Un altro punto controverso è l’autonomia: è sufficiente per l’automobilista medio? Qualcuno afferma inoltre che l’hype per i veicoli elettrici sta già scemando e che le aperture sul mercato diminuiscono. Qui di seguito, ecco qualche precisazione in materia di sostenibilità, autonomia e diffusione.
Sostenibilità:
Nelle automobili si nasconde una grande quantità di energia grigia ossia l’energia necessaria per la costruzione, il trasporto e la vendita del veicolo. Per le auto elettriche, inclusa la batteria, la produzione è generalmente più dispendiosa rispetto alle auto tradizionali con motore a
combustione. Una delle cause è l’utilizzo di alluminio, metallo molto leggero, da parte dei produttori al posto del classico acciaio impiegato per le auto con motore a combustione. La produzione di alluminio ha un impatto ambientale maggiore rispetto a quella di acciaio. Inoltre, al giorno d’oggi le auto elettriche sono spesso equipaggiate con batterie agli ioni di litio. Durante lo smaltimento delle materie prime contenute in queste batterie vengono impiegate e rilasciate anche sostanze tossiche che si riflettono in maniera negative sull’ecobilancio delle batterie.
I motori a combustione delle automobili sono tuttavia altamente inefficienti: attualmente, l’efficienza energetica media si situa tra il 20 e il 25 per cento. Per i motori elettrici l’efficienza energetica ammonta invece a più del 90 per cento. Un’auto elettrica necessita quindi di una quantità di energia nettamente minore rispetto a un’auto con motore a benzina o a diesel per percorrere la stessa distanza. L’istituto per la ricerca energetica e ambientale di Heidelberg (IFEU) ha testato a partire da quale chilometraggio le auto elettriche causano meno emissioni di CO2 rispetto alle auto con motore a combustione. Un veicolo elettrico è migliore di un veicolo a benzina dopo ben 60 000 chilometri che diventano 80 000 nel confronto con un veicolo a diesel. Per questo studio (in tedesco), commissionato dalla thinktank «Agora Verkehrswende», sono stati presi in considerazione i valori di emissione tedeschi. In Svizzera, le auto elettriche dovrebbero presentare un risultato migliore poiché la produzione di energia elettrica deriva principalmente da centrali idriche, solari e atomiche ed è
quindi più pulita.
Autonomia:
Il numero di chilometri che un’auto elettrica può percorrere con una carica completa della batteria, dipende molto dal modello. I modelli Tesla della serie S ad esempio hanno un’autonomia massima di 600 chilometri mentre i modelli più economici di Kia, Hyundai e Renault, con una carica completa della batteria, possono percorrere tra i 250 e i 300 chilometri. È quindi possibile attraversare l’intera Svizzera da un confine all’altro senza doversi fermare a una stazione di ricarica.
Le distanze qui citate sono quelle dichiarate dal produttore e raggiunte durante i test di laboratorio. Il Touring Club Svizzero (TCS) ha quindi deciso di testare le automobili elettriche in condizioni reali. A tale scopo, le automobili sono state caricate come per partire per una vacanza. Oltre al conducente è stato caricato il peso di un passeggero (75 kg), di due bambini (30 kg ciascuno) e dei bagagli (20 kg). Inoltre, il climatizzatore e il riscaldamento sono stati regolati su una confortevole temperatura di 22°C. I risultati del test TCS: «con gli attuali veicoli elettrici è possibile percorrere una distanza accettabile. Tuttavia, questo ha il suo prezzo. Il costo dei veicoli sottoposti al test è maggiore rispetto ad altre auto della stessa classe, ma questo maggior costo è compensato dalla maggiore durata di vita del veicolo, dai minori costi per la manutenzione e dalle minori spese d’esercizio.» Secondo il TCS, molte auto elettriche sono oggigiorno ancora poco adatte ai lunghi tragitti o necessitano perlomeno di un’accurata pianificazione del viaggio. Questo svantaggio viene lentamente ma costantemente attenuato dall’implementazione di una rete di ricarica sempre più fitta e facilmente accessibile.
Non sta migliorando solo l’autonomia delle auto elettriche ma anche l’infrastruttura di ricarica a disposizione. Secondo il portale online creato dalla Commissione europea European Alternative Fuels Observatory, alla fine del 2018 in Svizzera erano disponibili quasi 5200 stazioni di ricarica.
Diffusione:
Nel 2018 in Svizzera sono stati immatricolati in totale 19 181 veicoli esclusivamente elettrici ossia un numero 25 volte maggiore rispetto al 2000. Lo scorso anno, la quota di mercato delle auto elettriche ammontava all’1,7 per cento (+0,2 per cento in confronto all’anno precedente). La maggior concentrazione di auto elettriche si trova nel Canton Zugo. Nel 2018 in questo Cantone erano immatricolate 5,4 auto elettriche ogni 1000 abitanti. La minore concentrazione si trova invece nel Canton Uri. Alla fine dello scorso anno c’erano solo 1,1 auto elettriche ogni 1000 abitanti.
In Europa, la Norvegia detiene il primato con la più elevata quota di mercato per le auto elettriche poiché l’acquisto viene incoraggiato grazie a importanti agevolazioni finanziarie. Ad esempio, nel 2018 i norvegesi non pagavano l’IVA sull’acquisto di un’auto elettrica e anche le tasse di circolazione erano ridotte. Le ricariche e i posteggi erano inoltre gratuiti.