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SVIZZERA«Aumenteranno i fallimenti, sia in Svizzera che nel mondo»

18.05.22 - 14:04
È la previsione di uno studio dell'assicuratore Allianz Trade
Archivio Deposit
Fonte ats awp
«Aumenteranno i fallimenti, sia in Svizzera che nel mondo»
È la previsione di uno studio dell'assicuratore Allianz Trade
Il motivo? Il conflitto in Ucraina e i lockdown nelle più importanti città cinesi

ZURIGO - Uno studio dell'assicuratore di crediti Allianz Trade anticipa un aumento dei fallimenti aziendali in Svizzera e a livello globale nel 2022.

Nella Confederazione, dopo una contrazione senza eguali nel 2020 grazie agli aiuti statali legati al coronavirus, dalla fine dell'anno scorso si osserva un ritorno alla normalità, si legge in un comunicato diramato oggi. Già nel quarto trimestre 2021 è stato registrato un aumento delle insolvenze dell'11%, nei primi tre mesi di quest'anno l'evoluzione si è rafforzata con un +37%, sfiorando un nuovo record dei fallimenti aziendali. Rispetto al primo trimestre 2019 risulta un +9%.

«Riteniamo che il nuovo vento contrario dovuto al conflitto in Ucraina e ai nuovi lockdown nelle più grandi ed economicamente più importanti città cinesi comporterà una certa accelerazione delle insolvenze nel secondo semestre», afferma Jan Möllmann di Allianz Trade Switzerland. Concretamente lo studio pronostica un incremento del 20% a 6'170 casi per l'intero 2022. Nel 2023 potrebbe poi essere raggiunto un nuovo primato con 6'450 casi (+5%).

A livello mondiale la progressione dovrebbe essere del 10% quest'anno e di un altro 14% il prossimo. Soprattutto nei paesi con forti misure di sostegno durante la pandemia - e quindi un basso numero di fallimenti negli ultimi due anni - vi sarà un aumento più marcato ai livelli pre-crisi.

Anche gli esperti del servizio di informazioni economiche Creditreform si aspettano un'evoluzione simile. Un incremento delle insolvenze viene già constatato in diversi paesi, Svizzera compresa. In altri - come la Germania e la Francia - le cifre sono invece ancora in calo.

«Più a lungo dureranno le sovvenzioni statali per le imprese e più probabile è la nascita di aziende 'zombie' in grado di sopravvivere soltanto in queste speciali condizioni», afferma Patrik-Ludwig Hantzsch di Creditreform. Cambiamenti quali una svolta in materia di tassi d'interesse e la fine degli aiuti pubblici potrebbero rapidamente mettere a rischio l'esistenza di simili ditte. Ne conseguirebbe un'ondata di insolvenze. Il servizio di informazioni economiche ne prevede oltre 6'700 nel 2022, il 30,8% in più dell'anno scorso.

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