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SVIZZERAIl franco è di nuovo fortissimo

16.11.21 - 20:37
Il motivo è anche qui la pandemia. Ma non è del tutto una cattiva notizia. Ecco cosa c'è da sapere
tipress
Fonte 20 Minuten/Dominic Benz
Il franco è di nuovo fortissimo
Il motivo è anche qui la pandemia. Ma non è del tutto una cattiva notizia. Ecco cosa c'è da sapere

LUGANO - Franco forte, anzi fortissimo. Attualmente vale 0.95 euro: mentre la moneta unica perde proporzionalmente di valore, quella rossocrociata ne guadagna sempre di più. La parità non era mai stata così vicina dopo aprile dell'anno scorso, quando il coronavirus impazzava in tutto il mondo. Ma perché il franco si sta apprezzando così tanto? E cosa significa per l'economia svizzera? Le domande e le risposte più importanti.
 
Quanto è forte il franco?
La scorsa primavera l'euro costava ben 1,11 franchi. Mentre l'economia globale si riprendeva dalle restrizioni anti-Covid, il denaro degli investitori ha lasciato la "cassaforte" svizzera per altri mercati. La pressione al rialzo è venuta meno, il franco è diventato più economico, ma è durata poco. A fine settembre l'euro valeva di nuovo 1.08 franchi. La Banca nazionale svizzera (BNS) considerava il franco ancora «molto apprezzato».

Da dove viene questo apprezzamento?
Molti economisti vedono la ragione nell'aumento dei prezzi al consumo in tutto il mondo, ossia nell'inflazione. Rispetto ad altri paesi, in Svizzera il fenomeno ha un ritmo contenuto. Per fare un confronti in ottobre l'inflazione è aumentata dell'1,2 per cento in Germania, del 4,1 per cento nella zona euro, del 6,2 per cento negli Stati Uniti. 

«Nei paesi con una spinta inflazionistica maggiore la moneta tende a svalutarsi» spiega Matthias Geissbühler, direttore degli investimenti di Raiffeisen. Investire in franchi è più attrattivo rispetto ad altre valute, spiega l'esperto: «Il basso tasso d'inflazione in Svizzera attira dei fondi e porta a un apprezzamento ulteriore della moneta». Raiffeisen prevede che il corso dell'euro si attesterà su un cambio a 1.06 franchi nei prossimi mesi. 

Cosa c'entra la crisi pandemica?
Secondo Geissbühler il ritmo dell'apprezzamento del franco nelle ultime settimane è aumentato per via della situazione pandemica. Paesi come Austria e Germania hanno rafforzato le restrizioni, e il franco ne ha beneficiato: «In una congiuntura così incerta i capitali sono tornati a rifugiarsi in Svizzera, che per i depositi finanziari è un porto sicuro». Lo stesso effetto è visibile anche nell'oro. A fine settembre un'oncia era valutata 1760 dollari, al momento è a 1860. 

Chi ci guadagna?
I consumatori svizzeri possono essere contenti. «Le vacanze nell'Ue diventano più economiche, e anche fare acquisti oltre confine» spiega Geissbühler. Con l'avvicinarsi delle vacanze natalizie il turismo dello shopping potrebbe aumentare, anche se «non sappiamo per quanto tempo ancora le frontiere rimarranno aperte». 

La grande distribuzione svizzera e i negozianti non sono comunque preoccupati. «Non prevediamo una fuga dei consumatori verso Italia, Francia o Germania» afferma Dagmar Jenni dell'associazione di categoria Swiss Retail Federation. Gli alti prezzi della benzina potrebbero dissuadere molti. «Inoltre le formalità d'ingresso negli altri paesi sono ancora un forte disincentivo». 

L'export soffre ancora?
Un franco forte è generalmente negativo per l'economia delle esportazioni. «Le vittime sono principalmente le piccole e medie imprese che esportano pesantemente o esclusivamente verso il mercato europeo» afferma Geissbühler. Le aziende sono meno competitive perché i prodotti svizzeri sono più costosi all'estero. Le multinazionali sono meno colpite, perché operano anche su larga scala nell'area del dollaro. La valuta statunitense si è leggermente apprezzata nei confronti del franco. «Ciò compensa eventuali perdite di euro».

Le imprese protestano?
Finora il franco forte non ha suscitato grandi proteste da parte delle associazioni del mondo economico. Questo perché, secondo Geissbühler, l'apprezzamento sull'euro è dovuto soprattutto a un indebolimento generale della valuta europea. «L'euro non si è indebolito solo rispetto al franco, ma rispetto a tutte le principali valute». Inoltre, le aziende possono compensare le minori entrate con un aumento dei prezzi: «Questo è più facile in un momento in cui il libero mercato presenta notevoli strozzature a causa della pandemia». In tutto ciò la Bns resta (per ora) a guardare: la banca nazionale ha preferito finora non intervenire in modo pesante nel mercato valutario, ma potrebbe farlo se il franco dovesse mantenersi al di sotto del cambio 1,05. 

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