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SVIZZERADa Schwaller a Levrat, la Posta resta in mani friborghesi

31.03.21 - 14:30
L'ex presidente del Partito socialista svizzero sarà il nuovo presidente del CdA della Posta.
Keystone
Da Schwaller a Levrat, la Posta resta in mani friborghesi
L'ex presidente del Partito socialista svizzero sarà il nuovo presidente del CdA della Posta.
Lascerà di conseguenza il Consiglio degli Stati, in cui siede dal 2012.

BERNA - Nella sua seduta odierna, il Consiglio federale ha deciso di sostenere la candidatura di Christian Levrat alla carica di presidente del Consiglio di amministrazione della Posta. Succederà a Urs Schwaller, che si ritirerà dalla sua carica alla fine di novembre. Levrat assumerà il suo mandato il 1° dicembre 2021.

Grazie alla sua esperienza politica in veste di consigliere nazionale e di consigliere agli Stati del Canton Friburgo, nonché alla sua pluriennale attività in seno alla Commissione dei trasporti e delle telecomunicazioni (CTT) e come attuale presidente della Commissione dell’economia e dei tributi (CET), Christian Levrat è un profondo conoscitore delle imprese parastatali e si è sempre adoperato a favore di un servizio pubblico forte.

La Posta in mani socialiste... - Giurista e politologo, prima di diventare presidente del PS ha lavorato per un’organizzazione di aiuto ai rifugiati e come quadro dirigente per i sindacati. Levrat vanta inoltre di comprovate competenze dirigenziali e dispone di un’ampia rete di contatti sia a livello nazionale che internazionale. Si distingue infine per la sua vasta comprensione della realtà svizzera, con le sue diverse lingue e culture. Christian Levrat lascerà a fine settembre 2021 la carica di consigliere agli Stati. Proposta da Simonetta Sommaruga (PS) e approvata dal Consiglio federale, la figura di Christian Levrat saprà portare avanti i necessari cambiamenti in seno alla Posta Svizzera, pur mantenendo un servizio pubblico di elevata qualità.

... dopo essere stata nelle mani del PPD - Urs Schwaller (PPD) è presidente del Consiglio di amministrazione della Posta dal 2016, nominato quando alla testa del DATEC operava la consigliera federale Doris Leuthard (PPD). «Ha svolto questo incarico con lungimiranza, reagendo in ogni momento agli sviluppi in atto nel settore postale. Ha inoltre contribuito, in seno all’impresa, a una perspicua elaborazione delle irregolarità intervenute nei sussidi accordati ad AutoPostale, traendone le necessarie conseguenze», ha commentato il Consiglio federale, ringraziandolo «per l’eccezionale impegno profuso» a favore della Posta Svizzera.

Grandi sfide - Nella nota stampa, il Consiglio federale ricorda che la Posta è chiamata ad affrontare grandi sfide. «Le mutate abitudini della clientela e la crescente digitalizzazione comportano una costante diminuzione del volume di lettere e del traffico di pagamenti agli sportelli. Il volume di pacchi è sì in aumento grazie al commercio online, ma i margini di guadagno sono esigui e la concorrenza è agguerrita». Questa evoluzione è stata rafforzata ancor più dalla pandemia da coronavirus. «A queste condizioni i ricavi della Posta diminuiscono costantemente e l’autonomia finanziaria del servizio universale è in pericolo. Con la sua strategia 2021-2024, la Posta ha avviato una serie di misure e un profondo processo di trasformazione», conclude il Governo.

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