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SVIZZERAIl Salone dell'auto di Ginevra rischia di fallire

17.06.20 - 10:35
È l'allarme lanciato dal Direttore Sandro Mesquita: «Bisogna trovare una soluzione entro settembre»
Keystone
Fonte ats
Il Salone dell'auto di Ginevra rischia di fallire
È l'allarme lanciato dal Direttore Sandro Mesquita: «Bisogna trovare una soluzione entro settembre»

GINEVRA - Il Salone dell'automobile di Ginevra, ora denominato Geneva International Motor Show (Gims), rischia il fallimento se non si trova una soluzione entro settembre.

Lo ha afferma il suo direttore, Sandro Mesquita, ribadendo che l'edizione del 2021, auspicata dal Cantone in cambio di un prestito di 16,8 milioni di euro, non è fattibile.

«Per il momento non ci sono discussioni con lo Stato, nonostante i nostri continui appelli», ha detto Sandro Mesquita in un'intervista pubblicata oggi dalla Tribune de Genève. «Il nostro consiglio di fondazione si riunirà il 22 giugno. Avrei voluto proporre qualcosa di preciso, perché ci sono ancora dei punti da chiarire, in particolare l'edizione del 2021 che lo Stato sembrerebbe ancora volere».

Nessun accordo - Il 5 giugno il Gran Consiglio ginevrino ha approvato un prestito di 16,8 milioni di franchi, rimborsabile entro la fine del 2037, alla fondazione «Comitato Permanente del Salone Internazionale dell'Automobile», in relazione ai suoi obblighi finanziari per l'edizione 2020, annullata a causa del coronavirus, e per l'organizzazione di un'edizione nel 2021.

L'aiuto era sottoposto ad alcune condizioni, rifiutate dagli organizzatori della fiera che lo scorso anno aveva attirato circa 600'000 visitatori. In particolare una delle esigenze era di subappaltare la manifestazione e la sua pianificazione a Palexpo SA, la società che gestisce la fiera di Ginevra e che ospita l'evento - una condizione ritenuta inaccettabile poiché contraria agli statuti della fondazione.

Il settore è in crisi - Secondo un sondaggio condotto fra i membri di Auto Suisse, l'associazione degli importatori ufficiali di automobili, il 73% dei marchi dichiara che l'anno prossimo non parteciperà a una fiera. «La crisi sta colpendo le case automobilistiche, che al momento hanno altre priorità», nota Mesquita.

Egli sottolinea anche le incertezze in materia di viaggi che potrebbero impedire ad alcuni dei «10'000 giornalisti di tutto il mondo» di venire a Ginevra. «Se non possono viaggiare, è un disastro». «Di conseguenza, i nostri membri ci chiedono di pensare all'edizione del 2022», dice.

Le alternative - Il direttore della fondazione incaricata dell'organizzazione del Gims assicura che si stanno esplorando altre vie di finanziamento, «perché, per noi, la soluzione del prestito non è necessariamente la migliore».

Egli ritiene che sarebbe più appropriato l'arrivo di investitori «che portano capitale» (partner bancari, investitori e donatori). «Ma per questo dobbiamo ripensare il nostro modello d'affari e modificare i nostri statuti». Ma il tempo sta per scadere, conclude laconicamente. In caso di fallimento dell'iniziativa, non sarebbe da escludere una pura e semplice vendita del marchio «Salon de l'auto».

La cancellazione del salone dell'auto che avrebbe dovuto tenersi fra il 5 e il 15 marzo ha comportato per gli organizzatori una perdita di 11 milioni di franchi.

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COMMENTI
 

navy 3 anni fa su tio
I vari motor show sparsi per il mondo hanno già negli scorsi anni subito ridimensionamenti. Per colpa o grazie al mondo virtuale le persone interessate possono farsi un’idea senza dover andare al punto X o Y. Al netto dell’effetto corona virus tanti cambiamenti saranno a venire. L’auto poi non è più un valore per tante persone....

francox 3 anni fa su tio
E io dovrei foraggiare ancora di più l'industria automobilistica? Perchè non facciamo il contrario? Ma basta!

Duca72 3 anni fa su tio
Fiera inutile. Usino i soldi per incentivare ulteriormente l’acquisto di Bici elettriche.

sedelin 3 anni fa su tio
inutile

Yoebar 3 anni fa su tio
Possibile che con tutti gli anni che viene fatto non siano riusciti a guadagnare qc o avere un fondo? Ci son dentro i soliti maia, maia......, ovvio, allora cancellare........

andytt 3 anni fa su tio
Ma è un fiera non una manifestazione... Comunque hanno perso 11 milioni ne chiedono 16.5 quindi ? A me sembra ci sia la volontà di fallire così si liberano di un debito da 11 milioni bravi fiera Basilea già ne ha uccise 2 orologi e costruzione adesso sparisce anche l'ultima a livello mondiale

GI 3 anni fa su tio
con i "verdi" che corrono.....forse convertire la manifestazione in una bella "orto-mostra"....

streciadalbüter 3 anni fa su tio
Altra manifestazione inutile,da cancellare.

Tato50 3 anni fa su tio
Hanno rifiutato un prestito dello Stato, che avrebbero comodamente rimborsato in qualche anno, e adesso fanno bancarotta ? Valli a capire ;-(

Bibo 3 anni fa su tio
Risposta a Tato50
Il prestito era vincolato da condizioni che secondo il loro statuto non erano attuabili (c'è scritto nell'articolo). O si modifica lo statuto o si trova un'altra soluzione... ;-)

Tato50 3 anni fa su tio
Risposta a Bibo
Pardon, ho letto solo parte dell'articolo e mi sono attenuto alle informazioni date in TV. Di questo non avevano accennato-;)

Tato50 3 anni fa su tio
Risposta a Bibo
Da quello che leggo era un problema di "subappalti" . Non andare sul prestito ma confidare nei privati sarà dura perché il tornaconto non lo molleranno di sicuro!

Bibo 3 anni fa su tio
Risposta a Tato50
Boh, difficile ma non impossibile, questo salone genera anche un mucchio di introiti, 6-700.000 persone che spendono anche solo 30-40.- a testa fra entrata e pranzo/bibite, senza contare che molti fanno anche 2 giorni dunque hotel ecc...

Tato50 3 anni fa su tio
Risposta a Bibo
Beh su questo sono d'accordo. Sarebbe interessante sapere a quanto ammontano i costi per l'organizzazione perché quelli li devi togliere dagli utili. Comunque se lo hanno sempre fatto non era solo per passione, qualche cosa "attaccato" rimaneva quindi i rischi per eventuali investitori sono minimi ;-)) Buona giornata !

Bibo 3 anni fa su tio
Risposta a Tato50
Esatto. Buona giornata anche a te
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