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SVIZZERABanche svizzere: nel 2019 è prevista un'occupazione stabile

29.08.19 - 10:28
Sarebbe finito il periodo di "tagli", almeno stando alle stime dell'Associazione svizzera dei banchieri
Depositphotos (AndrewLozovyi)
Banche svizzere: nel 2019 è prevista un'occupazione stabile
Sarebbe finito il periodo di "tagli", almeno stando alle stime dell'Associazione svizzera dei banchieri

ZURIGO - I tempi delle grandi soppressioni di impieghi nel settore bancario elvetico sembrano finiti: la maggior parte degli istituti si attende per l'anno in corso un organico stabile, come rivela un sondaggio pubblicato oggi dall'Associazione svizzera dei banchieri (ASB).

Nell'inchiesta di un anno fa circa un terzo delle banche interrogate si attendeva un miglioramento della situazione occupazionale nel corso del 2018, mentre due terzi non prospettavano variazioni.

Ma poi le cose sono andate diversamente: il numero degli addetti in equivalenti a tempo pieno in Svizzera è diminuito dell'1,4% a 90'660, dopo una contrazione del 7,7% l'anno precedente. Una parte della flessione del 2018 va però spiegata con il fatto che degli impieghi sono stati trasferiti in unità aziendali non considerate dalle statistiche bancarie, scrive l'ASB in un comunicato odierno.

Secondo l'ultimo sondaggio, nella prima metà di quest'anno il numero degli effettivi è lievemente calato. Per il secondo semestre i tre quinti degli istituti interpellati si aspettano per contro un'occupazione stabile in seno al proprio gruppo.

Nel 2018 è diminuito anche il numero delle banche attive in Svizzera, di cinque unità a 248. La flessione riguarda istituti regionali e casse di risparmio, banche estere nonché private. La somma di bilancio è scesa dello 0,8% a 3'225 miliardi di franchi. I crediti ipotecari nazionali sono dal canto loro cresciuti del 3,6%, a fronte del +2,7% dell'anno precedente.

Contrazione pure per i patrimoni in gestione, ridottisi del 4,8% a 6'943 miliardi di franchi. Determinante, secondo l'ASB, è stata l'evoluzione dei corsi azionari. Nell'amministrazione patrimoniale transfrontaliera per clientela privata la Svizzera è rimasta il leader mondiale con una quota del 26,6%. Le banche sono per contro riuscite ad aumentare la redditività: l'utile annuale cumulato è salito del 17,3% a 11,5 miliardi di franchi.

«Anche se il contesto economico permane caratterizzato da forti incertezze, le banche attive in Svizzera sono state in grado ancora una volta di dare prova della loro capacità operativa», afferma il vicedirettore dell'ASB August Benz, citato nella nota.

Le banche sono chiamate a far fronte a un ampio ventaglio di sfide: fattori quali le tensioni commerciali tra Stati Uniti e Cina, il dibattito sul rapporto con l'Unione europea, la fine del riconoscimento dell'equivalenza della Borsa svizzera da parte dell'UE nonché la prevista introduzione della digital tax da parte dell'Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (OCSE) caratterizzeranno l'evoluzione dei prossimi mesi. Al fine di garantire la piena concorrenzialità della piazza finanziaria, le banche attive in Svizzera necessitano di condizioni quadro solide e affidabili.

«In questa fase di bassi tassi d'interesse e di costante pressione sui margini, le banche devono concentrarsi su settori operativi con un forte potenziale di crescita, come la finanza sostenibile», sostiene Martin Hess, capo economista dell'ASB.

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COMMENTI
 

cambiamainagota 4 anni fa su tio
le solite mezze verità….. occupazione magari stabile anche in Ticino....continua la sostituzione di personale qualificato ticinese con frontalieri….e la pressione sugli stipendi continua
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