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SVIZZERADisoccupazione ai minimi storici da 10 anni

08.01.19 - 07:59
Lo scorso anno il tasso medio è ammontato al 2,6%. Il totale di 119'661 unità a fine dicembre rappresenta il minimo storico da dieci anni
Keystone
Disoccupazione ai minimi storici da 10 anni
Lo scorso anno il tasso medio è ammontato al 2,6%. Il totale di 119'661 unità a fine dicembre rappresenta il minimo storico da dieci anni

BERNA - Secondo le stime della SECO, nel 2018 il tasso di disoccupazione medio è ammontato in Svizzera al 2,6%, 0,6 punti percentuali in meno dell'anno precedente. Il numero medio dei disoccupati su base annua è stato di 118'103 persone, pari ad una diminuzione di 25'039 unità (17,5%) rispetto al 2017. In Ticino il tasso medio si è attestato al 3,0%, nei Grigioni all'1,3%. I disoccupati erano mediamente 4'953 e 1'476.

Per ragioni stagionali, nel mese di dicembre 2018 la disoccupazione è risultata leggermente più elevata, situandosi a livello nazionale al 2,7% (2,4% depurata da fattori stagionali), 0,2 punti in più del mese precedente ma 0,6 punti in meno di un anno prima. I disoccupati erano 119'661. In Ticino il tasso si è attestato al 3,3% (+0,2 punti/-0,4 punti), nei Grigioni all'1,5% (invariato/-0,3 punti).

Fra gennaio e luglio 2018 la disoccupazione è fortemente scesa di oltre 43'000 unità, passando da 149'161 a 106'052 persone. In estate e autunno i dati mensili sulla disoccupazione si sono arrestati sui valori minimi, salvo la trascurabile impennata provvisoria dei giovani senza lavoro, che si presenta ogni anno nel mese di agosto per le consuete uscite dai corsi di formazione, viene spiegato in un comunicato della Segreteria di Stato dell'economia (SECO).

Al deciso calo del primo semestre si è contrapposto quindi soltanto un aumento di circa 13'600 persone, pari a meno di un terzo; il totale di 119'661 unità a fine dicembre rappresenta il minimo storico da dieci anni a questa parte.

Il tasso di disoccupazione giovanile (da 15 a 24 anni) è mediamente di 0,7 punti percentuali inferiore rispetto a quello dell'anno precedente e si attesta a una media annua del 2,4%. Anche il tasso di disoccupazione fra i lavoratori più anziani (a partire dai 50 anni), pari al 2,5%, è sceso (-0,3 punti percentuali rispetto al 2017).

Meno di 200'000 persone cercano impiego - A inizio anno il numero di persone in cerca d'impiego (somma delle persone in cerca d'impiego registrate, disoccupate e non) superava le 210'000 persone. Nei mesi seguenti vi è stata una rapida diminuzione, con il dato di settembre, pari a 178'499 persone, che risulta non solo il più basso del 2018 ma anche dall'ottobre 2012.

Da ottobre il dato ha tuttavia ripreso a salire a grandi passi e a fine dicembre ha raggiunto le 197'950 persone, restando per la prima volta dal 2012 ancora al di sotto della soglia dei 200'000 a fine anno. La media su base annua indica un numero di 191'009 persone in cerca d'impiego, con un notevole calo di 15'139 unità rispetto alla media dell'anno precedente.

Obbligo di annuncio funziona bene - Secondo la SECO l'introduzione il 1. luglio 2018 dell'obbligo di annunciare i posti di lavoro vacanti per i generi di professioni con un tasso di disoccupazione pari almeno all'8% si è svolta in maniera positiva: il forte aumento dei posti annunciati dimostra che i datori di lavoro rispettano tale obbligo. I sistemi informatici per la registrazione online dei posti vacanti funzionano bene e le verifiche necessarie presso gli Uffici regionali di collocamento (URC) avvengono in tempi rapidi.

Fondo di compensazione registra eccedenza - Secondo le stime attuali, il fondo di compensazione dell'assicurazione contro la disoccupazione chiuderà l'esercizio 2018 con un'eccedenza di 1,11 miliardi di franchi, contro 401 milioni nel 2017). Gli introiti totali ammontano a 7,85 miliardi (7,72 miliardi in precedenza), di cui 7,19 miliardi (7,07 miliardi) di introiti dei premi, mentre le spese si attestano a 6,74 miliardi (7,32 miliardi).

Secondo la SECO i mutui cumulati della Tesoreria federale ammontano a 1,1 miliardi di franchi (2017: 2,2 miliardi). Gli attuali dati del piano finanziario, basati sulla previsione dell'andamento del mercato del lavoro nel 2019, consentono di ipotizzare che alla fine di quest'anno il debito del fondo possa essere totalmente estinto.

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