A trainare i prezzi sono stati in particolare i costi dell'energia e dei generi alimentari
WASHINGTON - I prezzi al consumo negli Stati Uniti a novembre sono saliti dello 0,8%, oltre le attese. Su base annua l'aumento è stato del 6,8%, il più elevato dal 1982.
Per risalire a un tasso d'inflazione così elevato, dunque, bisogna andare indietro fino al primo mandato di Ronald Reagan alla Casa Bianca.
Il livello attuale dei prezzi al consumo è molto probabile che spinga la Federal Reserve a decidere già la prossima settimana un'accelerazione nell'operazione di 'tapering', vale a dire la riduzione dei suoi acquisti di titoli per sostenere l'economia. A sua volta questo potrebbe imprimere un'accelerazione nel tornare a un rialzo dei tassi d'interesse già nella prima metà del 2022.
Nel dettaglio a trainare il caro prezzi sono i costi dell'energia, cresciuti in un anno del 33,3% (col balzo del carburante auto del 58,1%), e quelli per generi alimentari (+6,4%) e ristoranti (+5,8%). Stangata anche sul fronte delle case (+3,8%) e delle cure mediche (+1,7%).