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Elon Musk: la sregolata vita di un genio eccentrico

Dal dottorato lampo alle gaffe, ai mille progetti, ritratto di un imprenditore tanto ammirato quanto criticato.
Dal dottorato lampo alle gaffe, ai mille progetti, ritratto di un imprenditore tanto ammirato quanto criticato.

«Stanotte passerò alla storia come la prima persona con la sindrome di Asperger a presentare il Saturday Night Live. O almeno la prima ad ammetterlo». Così, sabato sera, Elon Musk, presentatore d’eccezione dell’ultima puntata del celebre programma comico americano, ha confessato di soffrire della sindrome di Asperger, ossia un disturbo dello spettro autistico che comporta difficoltà nell’iterazione sociale, problemi di comunicazione e disturbi ossessivi-compulsivi.

KeystoneElon Musk al Saturday Night Live

«Dico sul serio» - Nel suo monologo d’apertura Musk ha parlato del fatto che, avendo una intonazione di voce abbastanza monocorde, deve spesso aggiungere, alla fine dei propri discorsi, la frase «dico sul serio» per far capire le proprie intenzioni al’interlocutore. Secondo Musk, la sindrome di cui soffre, sarebbe anche la causa di molti suoi comportamenti eccentrici o sopra le righe: «Lo so che a volte dico o posto cose strane, ma il mio cervello funziona così. A chi si fosse offeso posso solo dire: ho reinventato le automobili elettriche e sto mandando astronauti su Marte in una nave spaziale. Pensavate davvero che fossi un tipo normale e rilassato?». La risposta è certamente ‘no’, specialmente dopo aver riletto le tappe principali di una biografia chiaramente eccezionale.

ImagoIl primo SpaceX Falcon Heavy, l'inizio dell'avventura marziana di Musk

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Gli inizi con un Commodore Vic-20 - Nato a Pretoria il 28 giugno del 1971, da bambino si appassiona alla programmazione del computer, che impara da solo utilizzando un Commodore Vic-20 e a 12 anni è già in grado di vendere, per 500 dollari, a una rivista specializzata, un codice da lui creato per un videogioco chiamato Blastar. Come racconterà lui stesso, è allora che capisce che la sua missione «È salvare il mondo».

Diplomatosi alla Pretoria Boys High School, a dispetto della volontà del padre, Musk decide di continuare gli studi negli Stati Uniti nella ferma convinzione che «l’America è dove sono possibili grandi cose, più di ogni altra nazione al mondo».

KeystoneElon Musk (a destra) con l'allora direttore della Nasa ed ex astronauta Charles Bolden allo SpaceX Rocket Development Facility in Texas nel 2012

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Dal Sudafrica al Canada agli Stati Uniti - All’età di 19 anni viene accettato alla Queen’s University a Kingston, in Canada, avendo ottenuto la cittadinanza tramite la mamma, una ex modella e dietologa canadese. Nel 1992 riesce a trasferirsi negli Stati Uniti, dove ottiene una laurea in Economia presso la Wharton School of the University of Pennsylvania e poi una laurea in fisica presso il College of Arts and Sciences.

Una tenacia fuori dal comune - Nel 1995 decide di trasferirsi in California per iniziare un dottorato in fisica alla Stanford University ma, dopo soli 2 giorni, decide di ritirarsi per intraprendere la sua avventura nel mondo dell’imprenditoria. Le sue aree d'interesse sono, oltre a internet, il campo delle energie rinnovabili e l’esplorazione dello spazio. La sua carriera d'imprenditore, fin dagli inizi, è caratterizzata da grandi intuizioni e da una tenacia fuori dal comune che lo porteranno a diventare, secondo la rivista Forbes, il terzo uomo più ricco al mondo. Non male, considerato il difficile passato di Elon Musk, bambino rifiutato dai compagni di scuola e bullizzato per tutta la sua infanzia, tanto da finire in ospedale dopo essere stato lanciato da una rampa di scale durante un'aggressione.

Da Zip2 a PayPal - Nel 1995 Musk, insieme a suo fratello Kimbal, fonda la Zip2, una azienda di software web che sviluppa e vende guide cittadine online per l’editoria. L’azienda è un vero successo e stipula contratti con giornali di prestigio quali il New York Times e il Chicago Tribune. Dalla vendita delle sue azioni, Musk ricava 22 milioni di dollari che reinveste per co-fondare X.com, una compagnia di servizi online e di pagamento via e-mail. Un anno dopo, la società di Musk si fonde con Confinity, dando origine a PayPal. L’acquisto di PayPal da parte di Ebay, per la cifra di 1,5 miliardi di dollari, catapulta Musk nell’Olimpo degli imprenditori di fama mondiale.

KeystoneElon Musk (a destra) con l'allora direttore esecutivo e cofondatore di PayPal, Peter Thiel, nel 2000

 

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Non ancora abbastanza - Ma per il solitario bambino di Pretoria, ormai diventato un imprenditore di successo, non è ancora abbastanza. La sua mente geniale e in continuo fermento ha ancora tanti progetti da realizzare, in primis il suo vecchio sogno di esplorare lo spazio. Così, nel 2002, fonda la SpaceX, Space Exploration Technologies Corporation, di cui è amministratore delegato e membro del consiglio direttivo. L’obiettivo di SpaceX è quello di sviluppare dei mezzi che consentano il trasporto interplanetario di massa. Lo sviluppo di tale architettura, iniziata nel 2014, è stata presentata nel 2016 durante l’International Astronautical Congress con il nome di Starship. Inoltre Space X, collabora anche con la Nasa per il rifornimento della Stazione spaziale Internazionale tramite il lanciatore Falcon 9 e la capsula Dragon. 

KeystoneElon Musk all'International Astronautical Congress di Guadalajara nel 2016

Tesla e i mille altri progetti - Fedele al suo progetto d'implementare l’utilizzo delle energie rinnovabili, Musk nel 2003 fonda la Tesla, una casa produttrice di veicoli elettrici e pannelli solari, i cui modelli sono venduti in oltre 31 Paesi al mondo. Gli obiettivi di Musk rimangono gli stessi di quando era bambino: salvare il pianeta ed esplorarne di nuovi. I suoi progetti continuano a moltiplicarsi: nel 2006 fonda, insieme al cugino Lyndon Rive, SolarCity, assorbita poi da Tesla nel 2016, una compagnia specializzata in prodotti e servizi legati al fotovoltaico con l’intento di lottare contro il surriscaldamento globale.

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KeystoneMusk con un tunnel di prova all'Hyperloop Pod Competition del 2017

La «quinta modalità di trasporto» - Contemporaneamente lavora ad Hyperloop, un sistema futuristico di trasporto ad alta velocità che, secondo i piani di Musk, rappresenterebbe una sorta di «quinta modalità di trasporto destinata a rivoluzionare i viaggi», ponendosi in alternativa all’utilizzo di navi, aerei, automobili e treni. Un primo test è stato effettuato nel maggio del 2016 nel deserto del Nevada dove un piccolo vettore, lungo 3 metri, è stato lanciato sui binari per circa 2 secondi a una velocità di 187 km all’ora.

OpenAi, Neuralink e molto altro - Nel 2015 è il turno di OpenAi, una compagnia di ricerca dell’intelligenza artificiale no profit che mira a un suo utilizzo democratico e al servizio dell’umanità. Nel luglio del 2016 fonda Neuralink, una start up di neurotecnologie volta allo sviluppo di interfacce neurali che possano collegare il cervello all’intelligenza artificiale e, nello stesso anno, trova il tempo di fondare The Boring Company, una azienda di infrastrutture e di costruzione di tunnel sotterranei che possano ridurre il traffico e che attualmente sono in programma a Los Angeles, Baltimora e Chicago.

KeystoneUn tunnel della Boring Company a Hawthorne, in California

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Ammirazione e critiche - Una genialità che suscita curiosità e ammirazione, tanto che la sua biografia "Elon Musk, Tesla, SpaceX e la sfida per un futuro fantastico" è uno dei libri più letti di questi ultimi anni. Gli atteggiamenti, spesso molti eccentrici e polemici, di Musk gli hanno però attirato non solo molta ammirazione ma anche parecchie critiche, specialmente con l’incremento dell’utilizzo dei social media a causa della pandemia.

Le gaffe - In effetti, di gaffe il geniale ingegnere ne aveva già collezionato parecchie anche gli anni precedenti, come quando, dopo aver inviato in Thailandia un mini sommergibile con l’intento di partecipare alle operazioni di recupero della squadra di calcio rimasta intrappolata in una grotta, aveva dato del ‘pedofilo’ a Vern Unsworth, il sommozzatore-eroe che aveva organizzato le operazioni di recupero portandole a buon fine.

Qualche anno fa, invece, durante un'intervista con il commentatore americano Joe Rogan, si è mostrato al pubblico mentre beveva whiskey e fumava marijuana. Pur non trattandosi di un comportamento illegale, visto che Musk si trovava in California dove l’utilizzo di tali sostanze è legale, gli ha comunque attirato numerose critiche visto il ruolo rivestito dallo stesso.

Scettico sui rischi del Covid-19 - Durante l’attuale pandemia, Musk ha espresso controverse opinioni sulla pericolosità del Covid-19 e sulla necessità di dover tenere chiusi gli impianti di produzione. Dopo aver definito «stupido» il panico per la nuova malattia, il miliardario si è unito al coro di chi, specialmente nella destra più estrema, invocava la liberazione dell’America dal lockdown arrivando a minacciare di spostare il proprio quartier generale dalla California al Texas o il Nevada, stati più liberali in merito alle chiusure degli impianti.

Un terremoto sui mercati - Spesso le sue esternazioni lo hanno penalizzato anche dal punto di vista economico, come quando aveva dichiarato che il prezzo delle azioni della Tesla fosse «troppo alto», determinando così un crollo del loro valore in Borsa.

X AE A-12 - Lo scorso anno, Musk è stato al centro del gossip internazionale per via dell’originale, o assurdo, nome dato al suo settimo figlio. Musk è padre di sei figli avuti con la prima moglie Justine Wilson, di cui uno morto prematuramente, e dopo aver sposato due volte l’attrice Talulah Riley, nel 2018 ha intrecciato una relazione sentimentale con l’artista canadese Grimes, da cui ha avuto il piccolo X AE A-12. Il significato del nome, spiegato dallo stesso Musk in un suo tweet, sarebbe che X rappresenta la “variabile incognita”, AE, la pronuncia elfica della parola Ai, ossia intelligenza artificiale, mentre A-12 sarebbe il precursore dell’aereo preferito della coppia. Su imposizione del tribunale della California, che non accetta a livello legislativo i numeri arabi o romani, il nome è stato poi cambiato in X AE A-Xii, anche se poi gli stessi genitori, forse imbarazzati da una scelta tanto controversa, si limitano a chiamare i nuovo nato ‘Little X’.