Lo prevede un provvedimento (il primo al mondo) che inizia il suo iter al Parlamento neozelandese
WELLINGTON - Tutti devono fare la loro parte per raggiungere l'obiettivo di una Nuova Zelanda a emissioni zero entro il 2050. Anche le società finanziarie.
Per questo il paese sarà il primo al mondo ad adottare una legge che obbligherà banche, gestori di fondi e assicurazioni a riferire alla clientela gli effetti dei loro investimenti sul cambiamento climatico. «Questa legge», che avrà la sua prima lettura in Parlamento in questi giorni «porterà i rischi climatici e la resilienza al centro del processo decisionale finanziario e aziendale», ha spiegato il ministro per i Cambiamenti climatici James Shaw.
«Una vera leadership»
«Diventare il primo paese al mondo a introdurre una legge come questa significa che abbiamo l'opportunità di mostrare una vera leadership e spianare la strada ad altri paesi per rendere obbligatorie le divulgazioni relative al clima», ha aggiunto il ministro del Commercio e dei consumatori David Clark. La legislazione riguarderà circa 200 tra le società neozelandesi più grandi, nonché vari soggetti stranieri. La legge, una volta entrata in vigore nel 2023, obbligherà non solo a valutare l'impronta climatica dei propri investimenti, ma anche a stimare le società a cui si presta denaro in termini d'impatto ambientale.
Clark ha spiegato che «sebbene alcune aziende abbiano iniziato a pubblicare rapporti su come il cambiamento climatico possa influenzare la loro attività, strategie e posizione finanziaria, c'è ancora molta strada da fare».