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ITALIACoronavirus, in Italia 60'000 impieghi a rischio

25.02.20 - 13:56
Circa 15'000 piccole imprese potrebbero chiudere. «Servono misure straordinarie»
Keystone
Fonte ats ans
Coronavirus, in Italia 60'000 impieghi a rischio
Circa 15'000 piccole imprese potrebbero chiudere. «Servono misure straordinarie»

ROMA - L'emergenza da coronavirus rischia di avere un impatto elevatissimo sull'economia italiana pari ad una perdita di circa 3,9 miliardi di euro di consumi. È il calcolo di Confesercenti che parla di «una stima conservativa, basata sull'ipotesi di una crisi limitata».

La frenata dei consumi, afferma l'associazione, avrà conseguenze pesanti sul tessuto imprenditoriale: potrebbe portare alla chiusura di circa 15'000 piccole imprese in tutti i settori, dalla ristorazione alla ricettività, passando per il settore distributivo ed i servizi. L'impatto sull'occupazione potrebbe superare i 60'000 posti di lavoro.

La situazione è particolarmente grave nel turismo: «il comparto - afferma Confesercenti - è già in zona rossa, con le attività ricettive travolte da un diluvio di disdette, e la stagione primaverile, che vale il 30% circa del fatturato totale annuo del turismo, appare seriamente compromessa, con la prospettiva di ulteriori danni non solo per alberghi e bed & breakfast, ma anche bar, ristoranti e attività commerciali».

«L'impatto dell'emergenza sull'economia può essere altissimo. Bisogna agire in fretta, e bene, per limitare i danni. I cali di viaggiatori registrati negli ultimi quattro giorni lasciano pensare il peggio: se si continua così a lungo, centinaia di imprese, dagli alberghi alle attività commerciali, rischiano di saltare - dichiara la presidente di Confesercenti Patrizia De Luise -. Servono interventi straordinari: al tavolo del Mise (Ministero dello sviluppo economico, ndr) con il ministro Stefano Patuanelli, oggi, chiederemo di trattare tutte le imprese turistiche come se fossero nella zona rossa, estendendo loro la sospensione dei pagamenti, dai versamenti contributivi a muti e bollette, e pensando a forme di welfare per non lasciare a terra i lavoratori e gli imprenditori. Ma bisogna prepararsi a misure d'emergenza anche per ristoranti ed attività commerciali».

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