Mike Pompeo ribadisce la contrarietà degli Stati Uniti a coinvolgere nella progettazione il colosso: «È un'estensione del Partito comunista cinese»
LONDRA - Gli Stati Uniti restano contrari al coinvolgimento del colosso cinese Huawei nei progetti per le reti 5G e critici verso l'apertura - pur limitata - annunciata ieri dall'alleato britannico. Lo ha detto il segretario di Stato, Mike Pompeo, di passaggio a Londra sulla via di Kiev.
Pompeo ha definito Huawei «un'estensione del Partito comunista cinese», a margine di un incontro stasera con il collega britannico, Dominic Raab, mettendo in guardia Londra da una decisione che Washington si riserva di «valutare» e che a suo dire rappresenta «un rischio reale» per la sicurezza e un danno per «la cooperazione transatlantica d'intelligence».
Il segretario di Stato domani vedrà anche il primo ministro Boris Johnson, che oggi è tornato a difendere il compromesso con Huawei mostrandosi convinto che non vi sarà un vero impatto nelle relazioni con gli Usa e Donald Trump. Relazioni cruciali sul fronte dell'accordo commerciale di libero scambio bilaterale cui Johnson mira per il dopo Brexit e del quale pure parlerà con Pompeo domani alla vigilia del divorzio ufficiale dall'Ue.