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STATI UNITI«Funzionari ed elettori dovranno difendere il diritto all'aborto»

03.05.22 - 16:35
La presa di posizione di Joe Biden in risposta alla presunta intenzione della Corte Suprema di annullare la legge.
keystone-sda.ch / STF (Jacquelyn Martin)
«Funzionari ed elettori dovranno difendere il diritto all'aborto»
La presa di posizione di Joe Biden in risposta alla presunta intenzione della Corte Suprema di annullare la legge.

WASHINGTON D.C. - Se la Corte Suprema «ribalterà la sentenza Roe, sarà compito dei funzionari eletti a tutti i livelli di governo proteggere il diritto delle donne a poter scegliere». Questa la reazione del presidente degli Stati Uniti Joe Biden, che in una nota pubblicata oggi ha preso posizione in merito all'anticipazione pubblicata da Politico sull'intenzione della Corte Suprema di annullare la legge sull'aborto.

Il presidente statunitense - pur sottolineando come «non sappiamo se la bozza sia autentica né se rifletta la decisione definitiva della Corte» - ha sottolineato come la sua amministrazione abbia già difeso la questione di fronte ai Saggi. «Ritengo che il diritto a poter scegliere di una donna sia fondamentale». La sentenza Roe «è stata la legge del Paese per quasi 50 anni» e «i principi di equità e la stabilità della legge chiedono che non venga ribaltata», si legge nella nota della Casa Bianca.

Tornando alle responsabilità di una tale decisione, Biden ha ricordato anche il ruolo che avranno nel caso i cittadini che si recheranno alle urne il prossimo novembre, chiamati a eleggere «funzionari favorevoli alla libertà di scelta». Mentre a livello federale ci sarà bisogno «di più senatori e di una maggioranza alla Camera che siano a favore» di questa libertà di scelta. Così da poter adottare una normativa che «codifichi la sentenza Roe e che mi adopererò a convertire in legge».

La Corte Suprema: «Bozza non definitiva»
Dopo la presa di posizione del presidente americano è arrivata anche quella della Corte Suprema che ha precisato che la bozza in questione non è definitiva. «Anche se autentico, il documento riportato non rappresenta una decisione della Corte o la sua posizione definitiva sul caso».

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