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ITALIAItalia vaccinata all'80% entro settembre. «I no-vax? Da loro una violenza odiosa»

02.09.21 - 16:26
Il "premier" italiano Mario Draghi in conferenza stampa su Green pass, scuola e campagna vaccinale.
keystone-sda.ch (FILIPPO ATTILI HANDOUT)
Italia vaccinata all'80% entro settembre. «I no-vax? Da loro una violenza odiosa»
Il "premier" italiano Mario Draghi in conferenza stampa su Green pass, scuola e campagna vaccinale.

ITALIA - «Verso la fine di settembre sarà vaccinata l'80% della popolazione. E oggi siamo al 70% completamente vaccinato. Quindi sono fiducioso», ha esordito così questo pomeriggio il Presidente del Consiglio italiano, Mario Draghi, nell'attesa conferenza stampa da Palazzo Chigi sull'estensione del Green pass.

Arrivato con qualche minuto di ritardo rispetto alle 16 che erano iscritte in agenda, il "premier" non ha poi perso tempo, passando in rassegna numerosi argomenti e rinnovando il proprio invito alla popolazione a vaccinarsi.

Dopodiché, l'attenzione si è spostata per qualche secondo sulla galassia dei no-vax. Draghi ha espresso «solidarietà piena a coloro che sono stati e sono oggetto di violenza, di odio, da parte dei cosiddetti no-vax. Questa violenza è particolarmente odiosa, vigliacca, quando è fatta nei confronti di persone che fanno informazione e che sono in prima linea a combattere questa pandemia».

La scuola: «Siamo pronti»
Liquidati i no-vax si passa alla scuola. Draghi si è compiaciuto dell'alto numero di vaccinazioni tra i giovani «che ci permette di affrontare con tranquillità l'apertura delle scuole». Al momento «il 91.5% degli insegnanti ha ricevuto almeno una dose di vaccino. Quindi anche su quel fronte siamo pronti». E il ministro dell'Istruzione Patrizio Bianchi ha inoltre sottolineato che nelle classi di studenti vaccinati si potrà «togliere la mascherina in aula e tornare a sorridere».

Uno degli argomenti più attesi all'ordine del giorno era poi quello dell'eventuale estensione del Green pass obbligatorio. «L'applicazione mi pare stia andando bene. Sui trasporti ci saranno sempre i casi di foto di mezzi pieni, ma in generale la preparazione è stata ben fatta», ha sottolineato Draghi a proposito dell'entrata in vigore del provvedimento ieri. E per gli altri settori? L'obbligo di certificato scatterà anche per altre categorie? «Il ministro Speranza ed io ne stiamo discutendo da un po' di tempo. L'orientamento è sì, sarà esteso», ma «per decidere in quali settori ci sarà una cabina di regia». In ogni caso «la direzione è quella», ha ribadito Draghi.

Capitolo Afghanistan: «Europa inconcludente? Chi non lo è stato?»
E a margine della situazione interna, il "premier" italiano si è soffermato anche sulla politica internazionale, con un occhio inevitabilmente rivolto a quando accaduto in Afghanistan, che sarà uno dei temi centrali nell'incontro previsto questa sera con il presidente francese Emmanuel Macron. «Sull'Afghanistan ci sono moltissime riflessioni da fare. Oggi però è sul futuro che occorre focalizzare l'attenzione. Il futuro immediato», ha precisato Draghi, spiegando inoltre che ai 5000 afghani che l'Italia ha evacuato è stata immediatamente riconosciuta la condizioni di rifugiati. E alla domanda, posta da un giornalista presente nella Sala Polifunzionale di Palazzo Chigi, sull'inconcludenza dell'Europa nel Paese asiatico, il "premier" è stato perentorio: «Ma scusi, qualcuno è stato concludente in questa esperienza? Certo, ha riconosciuto, «l'Europa è stata assente perché non organizzata», compensando però «sul piano umanitario». Ma «è indubbio, c'è molto da fare».

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