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AFGHANISTAN / STATI UNITII Talebani dicono no alla conferenza di Istanbul

14.04.21 - 08:19
Niente summit di pace con i soldati Usa nel paese. Oggi dovrebbe arrivare l'annuncio del ritiro per l'11 settembre
keystone-sda.ch / STF (Alexander Zemlianichenko)
I Talebani non hanno intenzione di partecipare alla conferenza di pace organizzata in Turchia.
I Talebani non hanno intenzione di partecipare alla conferenza di pace organizzata in Turchia.
I Talebani dicono no alla conferenza di Istanbul
Niente summit di pace con i soldati Usa nel paese. Oggi dovrebbe arrivare l'annuncio del ritiro per l'11 settembre

KABUL - In attesa dell'annuncio ufficiale del ritiro delle truppe statunitensi dall'Afghanistan, che dovrebbe essere dato oggi, i Talebani hanno annunciato che non parteciperanno alla conferenza di pace programmata tra il 24 aprile e il 4 maggio a Istanbul, in Turchia. Un summit organizzato dal governo di Ankara, dal Qatar e dalle Nazioni Unite.

Il portavoce talebano Mohammad Naeem ha twittato: «Non parteciperemo a nessuna conferenza sul futuro dell'Afghanistan finché tutte le truppe straniere non si ritireranno dal Paese».

La conferenza, si legge nel comunicato stampa diramato nelle scorse ore, ha come obiettivo principale quello di «accelerare e integrare i negoziati inter-afgani in corso a Doha per il raggiungimento di una soluzione politica giusta e duratura».

Il ritiro, 20 anni dopo

La data scelta dall'amministrazione Biden per il ritiro completo del contingente americano è altamente simbolica: l'11 settembre, ovvero il 20esimo anniversario dell'attacco alle Torri gemelle di New York e al Pentagono. Allo stesso tempo, settembre è ben oltre la data limite del 1° maggio negoziata tra i Talebani e l'amministrazione Trump. 

I media statunitensi citano le parole di un alto funzionario dell'amministrazione, che nel corso di una conferenza telefonica ha spiegato che il ritiro delle truppe inizierà prima del 1° maggio e potrebbe concludersi prima della data limite dell'11 settembre. La linea dell'amministrazione è chiara ed è stata sottolineata ieri dalla portavoce della Casa Bianca Jen Psaki: non c'è una soluzione militare per le sfide politiche interne all'Afghanistan. 

Nello stesso tempo, gli Stati Uniti non tollereranno atti di violenza contro i contingenti che si preparano a tornare in patria. In caso di attacchi, la risposta sarà dura, ha aggiunto il dirigente.

 

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