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ITALIARenzi ritira le sue ministre e innesca la crisi: «Il re è nudo»

13.01.21 - 18:53
Nessuna pregiudiziale su un Conte ter però: «L'unica pregiudiziale è rappresentata da Salvini».
keystone-sda.ch (Alberto Pizzoli)
Renzi ritira le sue ministre e innesca la crisi: «Il re è nudo»
Nessuna pregiudiziale su un Conte ter però: «L'unica pregiudiziale è rappresentata da Salvini».
«Irresponsabile aprire una crisi di governo durante una pandemia? Irresponsabile è non farlo».

ROMA - Attese da giorni, le dimissioni delle due ministre renziane del governo italiano sono arrivate. Matteo Renzi le ha annunciate nel corso di un'attesa conferenza stampa a Roma. 

«Chi sa la fatica che ci vuole per dimettersi, sa che ci vuole coraggio e senso di responsabilità per farlo», ha dichiarato l'ex primo ministro. «La nostra responsabilità è quella di dare risposte», ha aggiunto. E a chi lo ha accusato proprio di irresponsabilità per aver innescato una crisi di governo nel bel mezzo di un'emergenza sanitaria, Renzi ha risposto che «proprio perché c'è la pandemia bisogna rispettare le regole democratiche».

Il riferimento sarebbe al modo di fare politica degli alleati di governo del MoVimento 5 Stelle, troppo incentrato su decreti e deleghe e più simile a un «reality show», per via delle «ridondanti dirette tv» e per l'apparente fissazione per «i like»: «Bisogna risolvere i problemi di sanità, infrastrutture, lavoro e scuola. Ci sarà un motivo per cui l'Italia ha il maggior numero di morti e la maggiore diminuzione del PIL», si è chiesto Renzi. «Se le forze politiche dell'attuale maggioranza vogliono affrontare i problemi che sono sul tavolo da mesi, lo facciano. Basta che non continuino solo a suon di comunicati sui social. Il re è nudo», ha aggiunto. 

A suo avviso, non ci sarebbero per forza le elezioni anticipate nel futuro immediato del Paese. «Non abbiamo nessuna pregiudiziale su Conte. L'unica pregiudiziale è rappresentata dalla destra sovranista e populista di Matteo Salvini», ha affermato. «Questo governo era nato proprio contro di lui, non volevamo dargli i pieni poteri», ha aggiunto.

Spiegando meglio il motivo della sua insofferenza verso gli ormai ex alleati di governo, Renzi ha affermato che li separano questioni di «metodo, merito e sostanza». L'ex rottamatore si è scagliato in particolare contro l'abbondante uso di «decreti, ridondanti dirette a reti unificate e deleghe discutibili» da parte dell'esecutivo. Ha inoltre criticato «l'assegnazione costante allo stesso commissario» di tutte le questioni legate alla pandemia, la «trasformazione in show» del rimpatrio dei pescatori sequestrati in Libia e, non da ultimo, la «blanda» condanna del governo italiano dell'assalto al Campidoglio degli Stati Uniti.

Cosa succede ora - I primi effetti della decisione di Italia Viva si dovrebbero vedere questa sera stessa, in occasione del Consiglio dei ministri iniziano solo pochi minuti prima delle 22 e nel corso del quale si discuteranno le misure di contrasto alla pandemia che saranno inserite nel prossimo decreto ministeriale (Dpcm). Il premier Conte potrebbe assumere temporaneamente le deleghe di Bonetti e Bellanova e continuare l'operato di governo, come assicurato da vari esponenti di altissimo livello del Movimento 5 Stelle. Di certo la palla passa a Conte, che dovrà stabilire con i membri della maggioranza come procedere.

Renzi ha lasciato a disposizione del premier un ventaglio di possibilità, escludendo una chiamata alle urne prima del 2023. Si va dalla disponibilità a un nuovo governo, guidato da una figura istituzionale (circola il nome della ministra dell'Interno Lamorgese) o da un esponente altamente stimato di Pd o M5S. Non è escluso nemmeno un Conte ter, con Italia Viva sempre nella maggioranza ma a condizione di ottenere una gestione diversa della pandemia e dei fondi a essa legati (ovvero quelli del Meccanismo europeo di stabilità).

Il quadro è attualmente nebuloso e potrebbe volerci qualche giorno prima che tutto si chiarisca.

Le reazioni - Una delle prime reazioni di peso alla decisione comunicata da Renzi è quella del vicesegretario Pd Andrea Orlando: «Un grave errore fatto da pochi che pagheremo tutti». Ancora più categorico il leader del partito Nicola Zingaretti: «Quello di Italia viva è un errore gravissimo, contro l’Italia. La crisi frena il processo di ricostruzione dell’Italia nel momento in cui il virus fa 500 morti in un giorno».

Il ministro agli Affari europei Vincenzo Amendola aggiunge: «La crisi apre qualunque scenario e blocca un lavoro che stavamo facendo». Anche Amendola considera la decisione renziana «un grave errore». Ancora più dure le parole del vicepresidente del Parlamento Ue Fabio Massimo Castaldo (M5S): «Al posto di spendere ogni energia per uscire insieme dalla crisi sanitaria, economica e sociale, Renzi preferisce aprire anche la crisi della serietà. Voltiamo pagina, per proteggere l'Italia».

Il centrodestra si è riunito subito dopo la conferenza stampa di Renzi e il primo commento arriva dal leader leghista Matteo Salvini via Twitter: «Conte, Renzi, Di Maio, Zingaretti. Litigio infinito, Italiani in ostaggio. Salute, lavoro, scuola, tasse. Tutto fermo. Quindi? Gennaio, voto in Portogallo. Febbraio, voto in Catalogna. Marzo, voto in Olanda, Israele e Bulgaria. Aprile, voto in Albania...». Giorgia Meloni è sulla stessa linea: «Italiani in ginocchio, governo allo sfascio. L'Italia non può permettersi di perdere altro tempo. Conte si dimetta. Elezioni subito».

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COMMENTI
 

vulpus 3 anni fa su tio
Renzi mira unicamente a voler nuovamente prendere i bottoni della stanza di comando. A cosa serve mandare all'aria un governo , per poi blandire il Conte dicendo che è a disposizione per discutere . Via tutta questa zenoria. Al voto subito. Troppi governi si sono succeduti per combinazioni tra compagni di merenda.

bibis 3 anni fa su tio
Renzi è un criminale e dovrebbero accusarlo di impeachment (per rimanere in tema ;-) e sbatterlo fuori per sempre dalla politica per evitare altri danni e figure di m..

Bibo 3 anni fa su tio
Uno dei governi più dilettante da quando è nata l'Italia, ministri che di colpo si sono trovati a dover decidere questioni enormi (non solo per il covid) quando prima nemmeno decidevano del colore delle proprie mutande. Non è colpa loro ma di chi li ha messi lì!

Dario Lampa 3 anni fa su tio
Un governo tecnico sarebbe l'unico a poter salvare il paese. Uno in ordine, beninteso.
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