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ITALIATra strette e zona bianca: la Penisola verso il nuovo Dpcm

10.01.21 - 13:09
Le nuove misure entreranno in vigore il prossimo 16 gennaio. Ecco le ultime anticipazioni
keystone-sda.ch / STF (Luca Bruno)
Tra strette e zona bianca: la Penisola verso il nuovo Dpcm
Le nuove misure entreranno in vigore il prossimo 16 gennaio. Ecco le ultime anticipazioni

ROMA - L'Italia è pronta a varare una nuova stretta. La corsa del coronavirus non accenna a mostrare segni di rallentamento e così il governo della vicina Penisola è pronto ad annunciare nuove restrizioni, che entreranno in vigore il 16 gennaio con un nuovo Decreto della presidenza del Consiglio (Dpcm).

Secondo quanto anticipato da Repubblica, il nuovo giro di vite italiano potrebbe avere una durata di quattro settimane. A essere rivisti saranno anche i parametri per l'istituzione delle zone rosse, che scatteranno in modo automatico in tutte le Regioni con un'incidenza settimanale pari a 250 casi ogni 100'000 abitanti.

La zona bianca - Il nuovo Dpcm dovrebbe confermare diverse misure già in vigore, come la soglia delle 22 per il coprifuoco notturno, le regole per bar e ristoranti e il divieto per gli spostamenti fra Regioni.

Alle fasce attuali - gialla, arancione e rossa - dovrebbe poi aggiungersi anche una zona bianca, all'interno della quale tutte le attività potrebbero essere aperte, consentita nei casi in cui l'indice Rt scende al di sotto dello 0,5.

L'agenda - Domani, i ministri della Salute e per gli Affari regionali e le autonomie, Roberto Speranza e Francesco Boccia, incontreranno le Regioni. Nella giornata di mercoledì, il ministro Speranza illustrerà il nuovo Dpcm che entrerà in vigore da sabato prossimo (alla scadenza di quello precedente).

«Epidemia fuori controllo» - Nel frattempo, gli esperti del Comitato tecnico scientifico e della Cabina di regia lanciano un nuovo allarme. Quest'ultima, scrive il Messaggero citando un verbale di riunione dello scorso 8 gennaio, riferisce che «quasi tutto il Paese si colloca ad un rischio moderato o alto di un epidemia non controllata e non gestibile». E anche il virologo Andrea Crisanti ha ribadito, come riporta La Stampa, la necessità di un nuovo confinamento «duro e veloce».

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