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GIAPPONE / AUSTRALIA / CINAAustralia e Giappone stringono un patto di difesa, la Cina sbuffa

19.11.20 - 06:30
L'accordo prevedere esercitazioni militari congiunte in entrambi i Paesi, per dare stabilità alla regione
keystone-sda.ch (Kiyoshi Ota)
Australia e Giappone stringono un patto di difesa, la Cina sbuffa
L'accordo prevedere esercitazioni militari congiunte in entrambi i Paesi, per dare stabilità alla regione
La Cina ha immediatamente avvertito i due Paesi di non provare a minacciare la sicurezza nazionale

TOKYO - Australia e Giappone hanno stretto un nuovo patto di difesa per consolidare il loro rapporto d'alleanza e per dare stabilità alla regione.

Lo hanno annunciato Scott Morrison, il Primo ministro australiano, e il suo omologo giapponese, Yoshihide Suga, a Tokyo ieri sera. 

L'ampio accordo bilaterale, definito "Accordo di accesso reciproco" facilità le operazioni e le esercitazioni dell'esercito, permettendo alle truppe di uno dei due Stati di recarsi sul suolo dell'altro paese, e viceversa.

La reazione della Cina - Un commento della Cina non si è fatto attendere. Pechino ha infatti subito messo in guardia l'Australia e il Giappone sul loro nuovo patto di difesa: secondo Pechino, se l'accordo arrivasse a minacciare la sicurezza della Cina, i due Paesi «pagheranno un prezzo corrispondente» a quello causato. Lo riporta il Guardian.

Morrison ha tentato già ieri di scongiurare la potenziale reazione della Cina, affermando che l'accordo è «un'evoluzione significativa» del rapporto tra Canberra e Tokyo, e che «non c'è motivo di preoccuparsi altrove nella regione». «Semmai, credo che ciò contribuisca alla stabilità della regione, il che è una buona cosa», ha spiegato il premier.

I rapporti tra gli Stati - Morrison ha poi detto che entrambe le parti sostengono «che il successo economico della Cina sia una buona cosa per l'Australia e il Giappone», aggiungendo che «non vedono la Cina come un concorrente».

Tuttavia, l'alleanza chiave dei due paesi con gli Stati Uniti non convince la Cina. Il quotidiano statale cinese Global Times ha infatti suggerito che tale accordo fornisce una nuova leva «agli Stati Uniti per dividere l'Asia», e che Giappone e Australia stiano facendo un primo passo per una profonda cooperazione di difesa «che è rivolta a un terzo paese (la Cina, ndr)».

Secondo il giornale, è improbabile che Pechino «rimanga indifferente alle mosse degli Stati Uniti volte a incitare i Paesi a coalizzarsi contro la Cina nel lungo periodo».

La visione giapponese - Il Giappone, negli ultimi anni, oltre a rafforzare la sua alleanza con gli Stati Uniti, ha cercato di integrare la sua difesa regionale intensificando la cooperazione con altri paesi, in particolare con l'Australia, in mezzo alla crescente attività marittima della Cina.

I nipponici mirano a una cooperazione economica e di sicurezza nell'area, come contrappeso alla forte influenza della Cina. Lo riporta il Japan Times, che indica come i colloqui su questo tema tra il Giappone, l'Australia, gli Stati Uniti e l'India (un dialogo definito "Quad") proseguono da diversi anni. Queste quattro nazioni stanno inoltre cercando di includere anche altri paesi, del Sud-Est asiatico e non solo, che condividono le preoccupazioni per la crescente assertività della Cina nella regione.

La Cina ha però finora difeso le proprie azioni nei mari regionali come pacifiche, negando qualsiasi violazione delle regole internazionali. Infine, Pechino ha criticato il "Quad" come una sorta di copia della NATO in Asia creata per contrastare la Cina.

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