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REGNO UNITOLondra, qualcuno pensa ad un allentamento dopo Pasqua

09.04.20 - 11:37
Il Regno Unito attende il picco dei contagi. Boris Johnson è ancora in ospedale ma «sta ragionevolmente bene»
keystone-sda.ch / STR (VICKIE FLORES)
Fonte ATS ANS
Londra, qualcuno pensa ad un allentamento dopo Pasqua
Il Regno Unito attende il picco dei contagi. Boris Johnson è ancora in ospedale ma «sta ragionevolmente bene»
Una notizia positiva: le misure di contenimento hanno fatto calare la violenza delle gang

LONDRA - Boris Johnson ha trascorso la terza notte in terapia intensiva al St. Thomas di Londra. Il premier britannico - in ospedale da domenica sera, dopo l'aggravamento dei sintomi di contagio da coronavirus - «sta ragionevolmente bene», ha detto oggi alla Bbc il ministro della Cultura, Oliver Dowden, citando le rassicurazioni dell'ultimo bollettino di ieri.

Dowden ha poi notato che il governo continua a lavorare e che è Dominic Raab - "first minister" chiamato temporaneamente a sostituire "il Prime Minister", ha chiarito - a presiedere oggi una riunione del comitato d'emergenza Cobra in corso per fare il punto sul lockdown. Sulla carta le restrizioni sono soggette a revisione lunedì, a tre settimane dalla loro introduzione il 23 marzo scorso.

I giornali d'oltremanica però danno oggi per scontata la decisione d'una proroga «di alcune settimane» entro domenica, in attesa del picco dei contagi, anche se alcuni ministri sarebbero favorevoli a valutare di riaprire le scuole dopo Pasqua.

Cala anche la violenza delle gang - La pandemia di coronavirus, ma soprattutto il distanziamento sociale messo in atto per provare ad arginarne la diffusione, hanno indirettamente congelato la violenza delle gang criminali anche nel Regno Unito. La rivalità e gli scontri tra cricche rivali, giovanili e non, per il controllo del territorio sono in forte calo dopo l'introduzione delle misure di lockdown nel Paese ormai quasi tre settimane fa.

Una tregua delle attività criminali (dallo spaccio di droga all'occupazione abusiva degli alloggi) che - secondo Sheldon Thomas, fondatore del Gangsline Foundation Trust - è da ricondurre anche all'intervento capillare delle forze dell'ordine per imporre le restrizioni. "Antiche rivalità tra gang sono state sospese, e gli accoltellamenti (piaga dilagante della cronaca nera di Londra e di altri centri urbani britannici negli ultimi anni, ndr) si sono fermati.

Tutto ciò che ha a che fare con la violenza e l'illegalità pare al momento quasi fermo, non ho sentito di un solo omicidio riconducibile alla guerra tra gang durante il lockdown", nota Thomas citato da Sky News. Ma senza farsi illusioni sul fatto che la violenza riprenderà non appena saranno alleggerite le norme sulla quarantena.

Situazione nel Regno Unito

L'ultimo bollettino dell'emergenza coronavirus nel Regno Unito riferisce di 60'733 casi complessivi dall'inizio dell'epidemia, dei quali 53'501 al momento positivi. I decessi sono 7'097 mentre i guariti 135. L'incidenza del contagio nel Paese è di 895 casi per ogni milione di abitanti.

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