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ISRAELENetanyahu avanti nelle elezioni

02.03.20 - 21:22
Quelle di oggi sono le terze elezioni parlamentari in Israele in meno di un anno
Keystone - foto d'archivio
Fonte ats ans
Netanyahu avanti nelle elezioni
Quelle di oggi sono le terze elezioni parlamentari in Israele in meno di un anno

TEL AVIV - Alle 21 si sono chiusi i seggi delle elezioni politiche in Israele, le terze in un anno. I primi exit poll diffusi dalla tv Canale 13 vedono Benjamin Netanyahu avanti su Gantz. Il Likud del premier sarebbe il primo partito di Israele con 37 seggi. Il partito Blu-Bianco di Benny Gantz sarebbe fermo a 32 seggi.

Il Likud è indicato come il primo partito di Israele anche negli exit-poll delle reti televisive Canale 12 (37 seggi) e Kan (36). I centristi di Blu Bianco ricevono in questi exit-poll 33 seggi.

Nei tre exit-poll il blocco dei partiti di destra riceve 60 seggi, la metà dei seggi disponibili alla Knesset. Il blocco dei partiti di centro sinistra riceve 52-54 seggi. I seggi rimanenti sono quelli del partito Israel Beitenu di Avigdor Lieberman, che ha assunto una linea di condotta indipendente.

Affluenza superiore al previsto - Gli analisti si aspettavano da subito dati interessanti dagli exit poll. Camil Fuchs, uno dei maggiori sondaggisti israeliani, aveva dichiarato che sarebbero stati «molto interessanti. Stiamo vedendo cose che non avevamo previsto». Si riteneva che la gente «fosse apatica, non sarebbe andata a votare».

Nonostante i timori legati al coronavirus e nonostante si tratti del terzo voto in poco tempo, si registra però un'affluenza record alle urne. Alle 16 aveva votato il 47% degli aventi diritto, quasi tre punti più di settembre, ha reso noto il Comitato Elettorale centrale. Alle elezioni di aprile alla stessa ora aveva votato il 42,8%, mentre a quelle di settembre l'affluenza era stata del 44,3%. In totale alle elezioni di aprile ha votato il 67,9 % e a settembre il 69,4%.

Polemiche - Non mancano comunque le polemiche. In un messaggio diffuso su twitter con l'inizio del voto, il capo dello Stato israeliano Reuven Rivlin ha espresso «vergogna» per il livello toccato dalla campagna elettorale appena conclusasi. «Di norma questo dovrebbe essere un giorno lieto - ha scritto - ma io non provo alcun senso di festa. Provo solo forte vergogna nei vostri confronti, cittadini di Israele». «Non ci meritiamo - ha aggiunto - un'altra campagna elettorale altrettanto terribile e sporca come quella conclusasi oggi. Non ci meritiamo un altro periodo di instabilità senza fine. Ci meritiamo un governo che lavori per noi. Per cui faccio appello affinché andiate a votare».

Gli appelli - A inizio giornata il premier Benjamin Netanyahu aveve fatto appello agli israeliani ad andare a votare e a non avere paura del coronavirus. «Faccio appello a tutti di recarsi a votare. È un grande diritto democratico e dobbiamo esserne fieri. Andate con orgoglio e nella sicurezza. Dico questo - aveva affermato dopo aver votato nel seggio a Gerusalemme - perché facciamo tutto il dovuto per avere cura della questione della salute e del coronavirus. Non avete nulla da temere. Solo una cosa, non prestate ascolto alle fake news e ai tentativi di impedirvi di votare».

Da parte sua, Benny Gantz aveva dichiarato: «Spero che da oggi cominci un processo di guarigione e che possiamo cominciare a vivere insieme uno accanto all'altro». «Negli ultimi giorni siamo stati sottoposti a bugie, registrazioni e a un sistema che ha cercato di metterci l'un contro l'altro», ha poi aggiunto augurandosi che il voto sconfigga Netanyahu e il Paese cambi «registro» dopo uno stallo politico prolungato.

Ringraziamenti su FB - Il premier ha ringraziato su Facebook gli elettori che hanno votato il suo partito. Poi ha telefonato agli altri leader della coalizione per incontrarsi immediatamente domani mattina per esaminare i prossimi passi. Hanno concordato - hanno fatto sapere dal Likud - nella formazione di «un forte governo nazionale» quanto più rapidamente possibile.

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