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CINAOra è Pechino a mettere in guardia: «Non andate negli Stati Uniti»

25.02.20 - 20:00
La reazione «eccessiva» al coronavirus preoccupa il governo cinese, che teme disparità di trattamento per i cittadini
keystone-sda.ch / STR (DAVID CHANG)
Ora è Pechino a mettere in guardia: «Non andate negli Stati Uniti»
La reazione «eccessiva» al coronavirus preoccupa il governo cinese, che teme disparità di trattamento per i cittadini

PECHINO - Ci sono oltre 60 Paesi che nelle scorse settimane hanno preso provvedimenti imponendo restrizioni sui voli diretti verso la Cina per via della diffusione del coronavirus. Ora però è Pechino a “mettere in guardia” i propri cittadini in merito a eventuali viaggi negli Stati Uniti. E non si tratta propriamente di una questione a sfondo sanitario.

L’avviso diramato dal Ministero della cultura e del turismo cinese è infatti motivato dalla reazione «esagerata» all’epidemia da parte del Paese americano, che per Pechino potrebbe tradursi in disparità di trattamento nei confronti dei turisti. Una situazione che a detta degli analisti - scrive il South China Morning Post - potrebbe aggravare le tensioni già alte fra i due Paesi.

Le autorità cinesi hanno recentemente mosso forti critiche nei confronti di quelle statunitensi, accusandole di «aver dato un cattivo esempio» a livello internazionale.

Le cifre in Cina

I casi di coronavirus accertati in Cina - il Paese principalmente interessato dall’epidemia - sono al momento della pubblicazione 77’666 (su un totale globale di 80’376). Le vittime, in diminuzione, sono 2’664 mentre le persone guarite 27’636.

Il picco di diffusione, ha comunicato ieri l'Organizzazione mondiale della sanità, è stato toccato tra il 23 gennaio e il 2 febbraio. E da quel momento ha «cominciato a diminuire in maniera consistente» ha precisato il direttore Tedros Adhanom Ghebreyesus.

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