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ITALIA«Focolaio nato perché un ospedale non ha rispettato i protocolli»

25.02.20 - 11:30
Scontro tra il presidente del Consiglio italiano Giuseppe Conte e i governatori delle regioni del Nord
keystone-sda.ch / STF (Zsolt Czegledi)
In Italia i casi di contagio complessivi sono al momento 283.
In Italia i casi di contagio complessivi sono al momento 283.
«Focolaio nato perché un ospedale non ha rispettato i protocolli»
Scontro tra il presidente del Consiglio italiano Giuseppe Conte e i governatori delle regioni del Nord

ROMA / MILANO - L’emergenza coronavirus viaggia ormai anche sui nervi della politica italiana. Nelle ultime ore si è innescato un vero e proprio scontro a distanza tra Roma e le regioni del Nord, con il presidente del Consiglio Giuseppe Conte che ha minacciato di «contrarre le prerogative dei governatori».

Al momento in Italia ci sono due focolai del virus “Covid-19” «che cerchiamo di contenere con misure draconiane». E uno di questi - ha detto Conte in diretta a Frontiere su Rai 1 - «è nato complice di un ospedale che non ha osservato determinati protocolli». I casi in tutto il Paese sono nel frattempo schizzati a 283.

Non si è fatta attendere la risposta di Attilio Fontana. Il presidente della Regione Lombardia ha parlato di una proposta «irricevibile e, per certi versi, offensiva», aggiungendo: «Parole in libertà che mi auguro siano dettate dalla stanchezza dalla tensione di questa emergenza». Il capogruppo leghista alla Camera Riccardo Molinari - scrive Open - ci è andato giù ancora più duro, parlando di un’idea «quasi da fascista».

Nella tarda serata di ieri, Palazzo Chigi ha però provato a ricucire lo strappo dicendosi «pienamente soddisfatto» della collaborazione con le Regioni del Nord interessate dall’emergenza coronavirus. «Il coordinamento tra i vari livelli istituzionali funziona molto bene ed è fondamentale per riuscire a contenere nel migliore dei modi quest’emergenza. Così è stato a oggi e così dovrà essere anche in futuro con tutte le regioni, con le quali bisogna essere pronti a creare iniziative ancor più coordinate laddove necessario», si legge in una nota della Presidenza del Consiglio dei Ministri.

«Attacco ignobile» - Questa mattina anche l’assessore al Welfare lombardo Giulio Gallera ha risposto alle parole di Conte. Intervenendo alla trasmissione Agorà su Rai 3 ha parlato di «attacco ignobile» e «totale incapacità», definendo il “premier” una «persona ignorante». «Noi veniamo in maniera ignobile attaccati da un presidente del Consiglio che, non sapendo di cosa parla, dice che noi non seguiamo i protocolli, quando Regione Lombardia i protocolli non solo contribuisce a livello nazionale a realizzarli, ma li segue in maniera puntuale», ha sottolineato Gallera.

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