Le elezioni amministrative magiare potrebbero mettere in difficoltà il premier. Anche se lui minaccia: «Taglierò in fondi a quelle città dove gli elettori voteranno male»
BUDAPEST - Domani elezioni amministrative in Ungheria, in cui il partito di governo del premier Viktor Orban rischia di perdere la capitale Budapest e alcune altre grandi città.
Si eleggono sindaci ed assessori con sistema maggioritario, e le assemblee provinciali con liste di partito. L'opposizione ha speranze di vincere contro il candidato del partito di Fidesz solo dove presenta un unico sfidante, appoggiato da tutti i partiti, compreso Jobbik (formazione nazionalista di destra).
Ed è la prima volta che a Budapest e in circa metà dei capoluoghi i partiti di opposizione sono riusciti ad accordarsi per trovare un solo sfidante. A Budapest, contro il settantunenne sindaco in carica Istvan Tarlos correrà un politico dei Verdi 44enne, Gergely Karacsony, che si è imposto nelle primarie fra tutti i partiti d'opposizione.
La campagna elettorale, conclusasi oggi, è stata la più dura e volgare probabilmente mai vissuta in Ungheria. L'apparato propagandistico del partito di governo Fidesz ha cercato di screditare gli sfidanti con tutti i mezzi, anche presentandoli come «pagliacci inadatti all'incarico».
Su Facebook sono circolati video di sex-party ed intercettazioni telefoniche su affari di corruzione per compromettere candidati. In un video è apparso anche il sindaco di Gyor (città industriale dell'Ungheria occidentale), Zsolt Borkai, esponente di Fidesz mentre partecipa a una festa su uno yacht con prostitute e - si sostiene - droga. L'ex campione olimpico di ginnastica ha ammesso l'errore e si è scusato.
Il premier Orban ha minacciato gli elettori di tagliare fondi alle città dove gli elettori «voteranno male». Il risultato dipende in buona parte dall'affluenza: se molti elettori disgustati non andranno a votare, la bassa partecipazione potrebbe favorire il Fidesz, mentre la vittoria dell'opposizione nelle grandi città sarebbe un duro colpo al regime di Orban.
Non sono previsti exit-poll e primi risultati significati sono attesi durante la notte. Le urne aprono alle 06.00 locali e svizzere e chiudono alle 19.00.