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REGNO UNITOJohnson chiede la sospensione del Parlamento

02.10.19 - 21:33
Il primo ministro vuole rendere possibile che il discorso della Regina abbia luogo il 14 ottobre come originariamente previsto
keystone-sda.ch/STF (NEIL HALL)
Il primo ministro britannico Boris Johnson intende sospendere il Parlamento a partire dal prossimo martedì.
Il primo ministro britannico Boris Johnson intende sospendere il Parlamento a partire dal prossimo martedì.
Johnson chiede la sospensione del Parlamento
Il primo ministro vuole rendere possibile che il discorso della Regina abbia luogo il 14 ottobre come originariamente previsto

LONDRA - Il primo ministro britannico Boris Johnson intende sospendere il Parlamento a partire dal prossimo martedì, rendendo così possibile che il discorso della Regina abbia luogo il 14 ottobre come originariamente previsto.

Lo ha confermato Downing Street. «Il primo ministro è stato sempre chiaro sulla volontà di presentare un nuovo programma legislativo nel discorso della regina - ha fatto sapere Downing Street - Perciò intende richiedere che l'attuale sessione del parlamento venga sospesa a partire da martedì sera, con il discorso della regina in programma per il 14».

Il Parlamento britannico tornerà dunque a essere sospeso da martedì 8 fino al 14 ottobre in vista del Queen's Speech, il tradizionale discorso di fine anno parlamentare in cui la regina legge solennemente, a Camere riunite, il programma del governo per i mesi successivi.

L'atto di sospensione (prorogation) - che richiede solo la controfirma di Elisabetta II, peraltro automatica - questa volta non dovrebbe essere soggetto a eccessive polemiche o a ricorsi dopo quello dichiarato «illegale e nullo» dalla Corte Suprema nei giorni scorsi, poiché la sua durata rientra nei tempi e nelle prerogative governative ordinarie previste per la circostanza.

Il precedente era stato contestato di fronte alla giustizia da esponenti dell'opposizione e attivisti pro Remain per la durata del tutto inusuale (ben 5 settimane) stabilita dal governo Tory in piena crisi sulla Brexit fra il 9 settembre e il 14 ottobre. Una durata bocciata alla fine dalla Corte Suprema poiché non motivata e destinata inevitabilmente a intaccare la sovranità e i poteri di controllo del Parlamento. La stessa Corte aveva del resto notato nel verdetto come una prorogation di 4-6 giorni per i preparativi del Queen's Speech fosse invece prassi accettata.

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