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GERMANIAUn anniversario di riunificazione con l'Est deluso

01.10.19 - 19:45
Un tedesco-orientale su quattro vota per l'estrema destra. Stando ad un sondaggio l'unificazione è considerata riuscita solo dal 38% dei cittadini della ex-Ddr
Keystone
Un anniversario di riunificazione con l'Est deluso
Un tedesco-orientale su quattro vota per l'estrema destra. Stando ad un sondaggio l'unificazione è considerata riuscita solo dal 38% dei cittadini della ex-Ddr

BERLINO - Mercoledì la Germania celebra un nuovo anniversario della sua riunificazione del 1990, il 29/o: una ricorrenza spuria che però quest'anno si incrocia evocativamente con il 30/o della caduta del Muro di Berlino.

Una barriera che sembra ancora parzialmente in piedi nelle teste dei tedesco-orientali, delusi dai tre decenni passati al punto di votare - uno su quattro - per l'estrema destra. E ignorando dati oggettivi che consentono di definirli "ingrati" per quanto ottenuto.

Un sondaggio ha rilevato che l'unificazione è considerata riuscita solo dal 38% dei cittadini della ex-Ddr, e tra gli under-40 la quota scende addirittura al 20%. Complice la mancata rielaborazione del passato nazista da parte del regime comunista, le cinque regioni orientali votano con quote anche del 23-27% (come avvenuto il mese scorso in Brandeburgo e Sassonia) per l'estrema destra populista dell'Afd. L' "Alternativa per Germania" si propone non a caso come "voce dell'est" mentre all'ovest raccoglie molto meno (7,4% due anni fa nella più popolosa regione occidentale, la Renania Settentrionale-Vestfalia, o Nrw).

Un recente sondaggio ha rilevato che nelle cinque regioni dell'est il 57% si sente un "cittadino di serie B". D'altronde l'est è una sorta di grande gabbia salariale creata, col fine di eliminarla, dalla minore competitività dell'area: uno studio pubblicato nelle ultime ore ha rilevato un divario del 17% nelle retribuzioni tra est e ovest. Minori sono anche le pensioni e resta il ricordo degli shock economico-sociali post-unificazione: milioni di disoccupati, emigrazione interna per 1,2 milioni di persone, posti apicali colonizzati da manager dell'ovest.

Eppure ci sono stati colossali trasferimenti finanziari da ovest a est (circa 3.400 miliardi di euro la stima dell'Istituto Ifo) e ora il Pil dell'est, grazie a una crescita più forte rispetto a quello della parte occidentale del Paese, è nella media europea. La disoccupazione è a bassi livelli record (6,4%), salari e pensioni salgono e pure la paura per i migranti, su cui l'Afd batte tanto, appare ingiustificata: gli stranieri sono il 4,4% del totale nella più popolosa regione dell'est, la Sassonia, mentre la quota è tre volte più alta (12,7%) nella sua omologa dell'ovest (il Nrw). «Noi tedeschi orientali siamo ingrati?», si è chiesta la scrittrice Tania Nause sul prestigioso Feuilleton della Frankfurter Allgemeine Zeitung di lunedì scorso.
 
 

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