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Ha fatto sapere ai giudici di avere altri impegni per quella data, connessi alla sua carica di deputato europeo
PALERMO - Silvio Berlusconi non deporrà il 3 ottobre prossimo a Palermo al processo d'appello sulla cosiddetta trattativa Stato-mafia. L'ex premier italiano ha fatto sapere ai giudici di avere per quella data altri impegni connessi alla sua carica di deputato europeo.
Lo si apprende da una nota dalla difesa di uno degli imputati al processo: l'ex senatore azzurro Marcello dell'Utri, condannato in primo grado a 12 anni per minaccia a corpo politico dello Stato.
Nella nota depositata alla Corte d'assise d'appello di Palermo, i legali dell'ex premier chiedono ai giudici di chiarire preliminarmente in quale veste giuridica Berlusconi verrebbe sentito.
Per la difesa si tratta di una questione fondamentale: se l'ex premier fosse indagato in procedimenti connessi, i giudici dovrebbero sentirlo appunto come indagato di reato connesso. La posizione di teste "puro" gli consentirebbe invece di avvalersi della facoltà di non rispondere. Nella nota inviata ai giudici, l'ex presidente del Consiglio si è comunque detto disponibile a deporre.
