Lo speaker della Camera dei Comuni lo farà in caso di elezioni anticipate e comunque al più tardi dopo la scadenza della Brexit il 31 ottobre
LONDRA - Lo speaker della Camera dei Comuni, John Bercow, ha annunciato l'intenzione di rinunciare all'incarico in caso di elezioni anticipate e comunque di dimettersi al più tardi dopo la scadenza della Brexit il 31 ottobre.
In uno statement all'aula, Bercow - che viene dai ranghi del Partito Conservatore, ma ha assunto un ruolo da battitore libero nella gestione del dibattito sulla Brexit - ha denunciato la linea seguita dal governo di Boris Johnson sulla sospensione del Parlamento, definendola «distruttiva».
Lo statement di Bercow - divenuto ormai notissimo in questi mesi per i suoi coloriti e perentori richiami al suono di "order, ordeeeer!" - ha avuto toni polemici e momenti molto emotivi, con lo stesso speaker sull'orlo delle lacrime quando si è rivolto alla moglie Sally e ai familiari presenti in galleria. Ed è stato accompagnato dalle ovazioni in piedi delle opposizioni, in contrasto con i volti scuri dei rappresentanti del governo Johnson.
Bercow ha ricordato i suoi 10 anni da speaker come «l'onore più grande». Ha poi difeso il ruolo del Parlamento: «I parlamentari non sono delegati, ma rappresentanti del popolo. Degradare il Parlamento è un un pericolo», ha ammonito.
Il leader laburista, Jeremy Corbyn, gli ha quindi reso omaggio definendolo «uno speaker superbo» e ringraziandolo per aver reso «il Parlamento più forte». Un tributo è arrivato pure dal ministro Michael Gove a nome del governo, che peraltro si trova ora tagliato fuori sull'elezione di un nuovo speaker prima del voto elettorale, non disponendo al momento di una maggioranza ai Comuni.