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REGNO UNITOBrexit: deputato Tory va con i LibDem, salta la maggioranza

03.09.19 - 17:20
Il cambiamento non comporta comunque l'automatica caduta del governo, salvo un voto di sfiducia dell'aula
Keystone
Brexit: deputato Tory va con i LibDem, salta la maggioranza
Il cambiamento non comporta comunque l'automatica caduta del governo, salvo un voto di sfiducia dell'aula

LONDRA - Il governo di Boris Johnson ha perso la maggioranza assoluta numerica che lo sosteneva alla Camera dei Comuni. La coalizione Tory-Dup, la cui maggioranza si era ridotta nei mesi scorsi a un solo seggio, è stata infatti abbandonata dall'ex sottosegretario Philip Lee.

Lee, un anti-Brexit, è passato al gruppo di opposizione dei Liberaldemocratici. Lo ha annunciato la leader LibDem, Jo Swinson. Il cambiamento non comporta comunque l'automatica caduta del governo, salvo un voto di sfiducia dell'aula.

Corbyn: «Johnson attacca la democrazia per imporre il no deal» - Jeremy Corbyn replica a muso duro alla Camera dei Comuni nei confronti di Boris Johnson: lo accusa di «attaccare la democrazia» per cercare di portare la Gran Bretagna verso «una sconsiderata Brexit no deal» e lo irride sui progressi che il premier Tory rivendica nello sforzo di riaprire il negoziato con l'Ue.

«Questo non è più solo il governo del caos, è anche il governo della codardia», tuona il laburista, sfidando Johnson a rispettare lo stato di diritto e ad accettare la legge anti-no deal se la Camera l'approverà.

Capogruppo Snp: «La grande Scozia non si arrenderà mai» - «La grande Scozia non sarà mai sconfitta»: sono le parole con cui Ian Blackford, capogruppo degli indipendentisti scozzesi a Westminster, ha replicato oggi al premier Tory, Boris Johnson, durante un infuocato dibattito alla Camera dei Comuni sulla Brexit e la politica estera.

Blackford ha puntato il dito contro «il caotico governo» di Johnson, ribadendo il suo no - e quello della "maggioranza degli scozzesi" - alla Brexit e in particolare alla Brexit no deal che egli ha accusato l'attuale premier di voler perseguire.

Quanto al possibile ricorso al voto politico anticipato in caso di bocciatura dell'esecutivo sulla proposta di legge anti-no deal depositata oggi dagli oppositori in Parlamento, l'esponente dell'Snp è stato categorico: «Noi vogliamo le elezioni», ha detto.


 
 

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