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SPAGNAUrne chiuse: socialisti in testa ma senza maggioranza

28.04.19 - 20:19
I primi opinion poll danno il Psoe in testa, secondi i popolari, poi Ciudadanos, Podemos e Vox, che entra per la prima volta in Parlamento
Keystone
Urne chiuse: socialisti in testa ma senza maggioranza
I primi opinion poll danno il Psoe in testa, secondi i popolari, poi Ciudadanos, Podemos e Vox, che entra per la prima volta in Parlamento

MADRID - I socialisti sono in testa, i popolari affondano, l'estrema destra entra in Parlamento per la prima volta nella storia della democrazia spagnola. Ma al di là di questi dati, la Spagna si ritrova stasera senza una maggioranza chiara per formare il prossimo governo.

Con i partiti indipendentisti che potrebbero giocare ancora un ruolo chiave. Almeno secondo i primi opinion poll diffusi in serata a chiusura delle urne, che hanno registrato un'affluenza boom del 73,3% contro il 66,4 del 2016.

Un quadro, insomma, che sembra farsi beffe degli appelli alla stabilità lanciati dai leader dei principali partiti fino a stamattina. Quel che è certo è che ci vorrà una coalizione per andare alla Moncloa. In un Paese dominato finora da un bipartitismo perfetto, almeno al governo, la novità è dettata dalla profonda crisi che ha attraversato il sistema politico spagnolo, fiaccato dagli scandali di corruzione che hanno travolto il Partido Popular determinando meno di un anno fa la caduta del governo guidato dal popolare Mariano Rajoy ma anche dall'esplosione della questione catalana, che ha radicalizzato il dibattito pubblico.

Aperto il vaso di Pandora dell'indipendentismo, ne è uscito Vox, sostengono in molti qui a Madrid. La formazione guidata da Santiago Abascal ha evidentemente fatto centro fra chi era alla ricerca di un messaggio forte per la difesa dell'unità del Paese. Anche a dispetto dei timori che alcune posizioni radicali di Vox pure sollevano. «Una volta in parlamento, smusseranno i toni», osservano in molti in queste ore. Da domani, secondo i primi exit poll, potrebbero arrivare ad avere 38 seggi nelle Cortes.

Con il 50% dei voti scrutinati in Spagna, i socialisti si confermano in testa con 126 seggi (29,6%), seguiti dai popolari con 66 seggi (16,7%), dimezzati rispetto al 2016. Ciudadanos è terzo con 55 seggi (14,8%), Podemos quarto con 35 (11,9%) mentre si conferma il ridimensionamento delle aspettative dell'ultradestra di Vox con 23 seggi (9,8%). Ai catalani di Erc vanno 15 seggi, a JxCat di Puigdemont 7 seggi, ai baschi del Pnv 6 seggi. Ma socialisti e Podemos, al momento, continuano a non avere la maggioranza assoluta di 176 seggi.

Proprio in Catalogna tra l'altro gli elettori sembrano aver voltato le spalle all'ex presidente Carles Puigdemont, attualmente in esilio in Belgio: al suo Junts pel Catalunya, i catalani hanno preferito la sinistra repubblicana di Erc, più dialogante con Madrid, che è guidata da Oriol Junqueras, in carcere con l'accusa di dichiarazione illegale di indipendenza dopo il referendum del 2017. 

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