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REGNO UNITOUn milione di cittadini rischia di non votare

26.04.19 - 20:35
Un terzo degli europei residenti nel Ragno Unito rischia di essere privato del diritto di voto per le europee a causa dei ritari organizzativi del governo
Keystone
Nell'articolo firmato per l'Independent da David Keys si parla di una situazione di potenziale «caos»
Nell'articolo firmato per l'Independent da David Keys si parla di una situazione di potenziale «caos»
Un milione di cittadini rischia di non votare
Un terzo degli europei residenti nel Ragno Unito rischia di essere privato del diritto di voto per le europee a causa dei ritari organizzativi del governo

LONDRA - Circa un milione di cittadini Ue residenti nel Regno Unito su 3 milioni rischia di essere privato del diritto di votare per le Europee di fine maggio a causa dei ritardi organizzativi del governo di Theresa May. Lo scrive il giornale eurofilo Independent evocando ipotetici ricorsi legali.

Stando alle regole attuali, i cittadini d'altri Paesi europei che vivono nel Regno (circa 700.000 stimati) potranno andare alle urne - se Londra parteciperà alle elezioni, come sembra destinata a fare in mancanza di ratifica parlamentare di un accordo sulla Brexit - solo compilando il cosiddetto modello 'UC1': per certificare la rinuncia a votare per le stesse Europee nei Paesi d'origine.

Tuttavia il modulo risulta essere stato spedito finora a non più di 2 milioni di persone a poche settimane dalla scadenza ultima, contro i 4 mesi d'anticipo abituali. Colpa della decisione del governo di far scattare la macchina organizzativa solo dopo l'ultimo rinvio flessibile di Brexit, chiesto e ottenuto da Bruxelles il 10 aprile.

Nell'articolo firmato per l'Independent da David Keys si parla di una situazione di potenziale «caos». E si citano la lamentale di alcune organizzazioni che rappresentano oltreManica i cittadini Ue.

Roger Casale, segretario generale di una di queste, denominata New Europeans, parla apertamente della possibilità di una qualche azione legale se il governo May non porrà rimedio ai ritardi. «La tempistica - sottolinea Casale - è molto stretta, la scadenza finale (per presentare i moduli) è il 7 maggio, e noi speriamo che il governo abbia la saggezza di agire adesso rapidamente, in modo da non rendere necessaria la valutazione di un'iniziativa giudiziaria per garantire che le persone possano partecipare pienamente al processo democratico».

L'appello viene rilanciato anche da deputati britannici di opposizione come la laburista Catherine West. Mentre il viceministro Brandon Lewis difende l'operato dell'esecutivo Tory: «Noi abbiamo assicurato - dice - che ciascuno sia consapevole di ciò che deve fare per esercitare il diritto al voto (europeo) laddove questa opportunità dovesse emergere».

David Howarth, giurista all'università di Cambridge, resta tuttavia convinto che il governo possa andare incontro a ricorsi legali legittimi, sulla base delle tutele previste da una «Direttiva europea del 1993», qualora ad alcuni dei cittadini Ue residenti non fosse garantito un tempo ritenuto «sufficiente per compilare la dichiarazione dei moduli UC1».

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