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È stato introdotto il reato di “revenge porn” La Camera dei deputati l'ha votato all'unanimità, dopo le polemiche per la bocciatura della scorsa settimana
ROMA - La Camera dei deputati italiana ha istituito il reato di “revenge porn”, ovvero la diffusione di foto e video senza il consenso della persona interessata. Dopo le feroci polemiche per la bocciatura della settimana scorsa nonostante l'accordo sulla carta tra maggioranza e opposizioni, oggi l'emendamento al disegno di legge “Codice rosso” è stato approvato con 461 voti a favore e nessun contrario.
Alcuni fatti di cronaca finiti in tragedia hanno fatto sì che l'opinione pubblica italiana invocasse a gran voce l'introduzione di questa tipologia di reato. In particolare il caso di Tiziana Cantone, la donna di Napoli che si tolse la vita dopo che i suoi video hard privati furono fatti circolare in Rete. Chi si rende responsabile di “revenge porn” sarà punibile - dopo querela della persona offesa - con la reclusione da uno a sei anni e con sanzioni pecuniarie da 5mila a 15mila euro. Se il reato è commesso dal coniuge la pena sarà più alta.
