Doveva essere il giorno dell'uscita dall'Unione europea e invece a Westminster si voterà per ottenere l'estensione fino al 22 maggio
LONDRA - «L'ultima chance» per assicurare una Brexit concordata in tempi brevi. Così Andrea Leadsom, ministra dei Rapporti con il Parlamento del governo di Theresa May, ha definito il voto di oggi a Westminster sull'accordo di divorzio già bocciato due volte.
Parlando alla Bbc prima della seduta della Camera dei Comuni - in via in questi minuti e destinata a sfociare nella votazione prevista per le 14,30 locali (le 15,30 svizzere) - Leadesom ha detto: «Questo è davvero un giorno simbolico, il 29 marzo, il giorno in cui avremmo dovuto lasciare l'Ue. Io sollecito tutti i colleghi ad approvare l'accordo di recesso che è tutto ciò di cui abbiamo bisogno per ottenere l'estensione (fino al 22 maggio) volta a preparare la legislazione per uscire. È l'ultima chance, sollecito i colleghi a coglierla».
Le previsioni restano tuttavia tendenzialmente negative per il governo. E in caso di nuovo flop non resterebbero che il no deal o una richiesta di rinvio lungo a discrezione di Bruxelles.