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REGNO UNITOVoto sul "no deal": la bocciatura è data per scontata

13.03.19 - 12:28
Stasera i Comuni si esprimeranno sulla mozione, l'esito non dovrebbe essere sorprendente
KEYSTONE/EPA (NEIL HALL)
Voto sul "no deal": la bocciatura è data per scontata
Stasera i Comuni si esprimeranno sulla mozione, l'esito non dovrebbe essere sorprendente

LONDRA - Dovrebbe essere rifiutata da una netta maggioranza di parlamentari la mozione sul no deal che andrà al voto stasera alla Camera dei Comuni britannica all'indomani della seconda bocciatura dell'accordo sulla Brexit presentato dalla premier Theresa May. Lo prevedono all'unanimità i media del Regno, pur non senza evocare qualche accenno di divisione nel governo su un emendamento collaterale che ipotizza l'idea d'un 'no deal congelato' almeno per un anno.

Le stime limitano al massimo a qualche decina - su 650 - il totale dei deputati favorevoli esplicitamente a un traumatico divorzio senz'accordo dall'Ue: concentrati dell'ala più oltranzista dei Tory brexiteer, da Boris Johnson agli esponenti dell'European Research Group (una specie di 'tea party' in salsa britannica).

L'esecutivo da parte sua lascerà libertà di scelta alla maggioranza, anche se May ha annunciato fin da ieri il suo voto «a titolo personale» contro il no deal: una formulazione criticata come «assurda» da Boris Johnson e bollata del resto come irrituale anche da molti osservatori indipendenti.

La premier ha intanto riunito stamattina il consiglio dei Ministri dal quale, stando alla Bbc, sono emersi alcuni contrasti. Non tanto sulla mozione, quanto su un possibile emendamento preannunciato da uno schieramento trasversale di deputati Tory (sia pro-Leave che pro-Remain) a sostegno di una nuova versione del cosiddetto 'piano Malthouse', dal nome di un sottosegretario che vi ha contribuito: piano che prevede una sorta di 'no deal morbido', ossia un'uscita del Regno senz'accordo, ma con l'impegno unilaterale a garantire comunque un confine senza barriere in Irlanda, a versare 10 miliardi di sterline all'anno all'Ue in cambio del mantenimento delle intese già delineate su una fase di transizione e a chiedere un congelamento di fatto per un anno dello status quo in attesa di negoziare un nuovo piano per una separazione concordata.

KEYSTONE/AP (Matt Dunham)

Emendamento al quale Theresa May si mostra contraria e che invece piace secondo indiscrezioni a vari suoi ministri di spicco: Gavin Williamson (Difesa), Chris Grayling (Trasporti), Andrea Leadsom (Leader of the House), Sajid Javid (Interno), Liam Fox (Commercio con l'Estero).

Misure d'emergenza - Il Parlamento europeo ha approvato oggi una serie di misure di emergenza in caso di una Brexit 'no deal'.

L'aula ha dato il via libera a quattro relazioni: la prima per un'autorizzazione all'export di determinati prodotti dell'Ue verso il Regno Unito e l'Irlanda del Nord. La seconda sul proseguimento del programma Erasmus+, la terza su alcuni aspetti della sicurezza aerea, la quarta con una deroga per proseguire i programmi di cooperazione PEACE IV e Regno Unito-Irlanda alla frontiera nordirlandese.

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