Ora Lega e Movimento Cinquestelle sono d'accordo sull'argomento e hanno presentato una mozione congiunta alla Camera
ROMA - I gruppi alla Camera dei deputati di Lega e Movimento Cinquestelle hanno presentato una mozione congiunta che chiede che il progetto della Tav Torino-Lione sia ridiscusso integralmente. Una posizione che non è certo nuova tra i Cinquestelle ma che sorprende in casa leghista, con Salvini che è stato - fino a ieri - un fermo sostenitore dell'opera.
Il documento, a firma dei capigruppo Riccardo Molinari e Francesco D'Uva, chiede che il Governo sospenda l'avanzamento dei lavori alla luce della contestata analisi costi-benefici voluta dal ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Danilo Toninelli e che boccia senza appello l'opera. La mozione chiede «un’allocazione delle risorse più efficiente per supportare il procedimento decisionale, con cognizione di causa, se attuare o meno una proposta di investimento o se optare per eventuali alternative».
Le opposizioni hanno duramente criticato la decisione dei partiti di governo e hanno parlato di "do ut des": «La Lega, avuta in regalo l’assoluzione di Salvini, decide di bloccare la Tav. Dà un calcio alla propria propaganda, alle promesse e alle manifestazioni. Il progetto viene ridiscusso integralmente. L’Italia butta via miliardi, sviluppo, posti di lavoro. Per un processo scansato. Per una poltrona salvata» ha scritto il deputato Pd Emanuele Fiano. Per Matteo Renzi si tratta addirittura di «voto di scambio».
Di Maio salva Salvini dal processo e la Lega in cambio rinuncia a fare la #TAV. Tecnicamente è voto di scambio, politicamente uno schiaffo al Nord produttivo, economicamente l’ennesimo cantiere bloccato: hanno preso tre piccioni con una fava.
— Matteo Renzi (@matteorenzi) 20 febbraio 2019
Salvini si salva, l’Italia si ferma.