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ITALIAArresto dei genitori di Renzi, fra gli indagati anche l'autista dell'ex premier

19.02.19 - 07:18
Per il giudice, c'è il rischio di una reiterazione dei reati con condotte che potrebbero portare ad accertamenti ben più difficili per la giustizia
Keystone
Arresto dei genitori di Renzi, fra gli indagati anche l'autista dell'ex premier
Per il giudice, c'è il rischio di una reiterazione dei reati con condotte che potrebbero portare ad accertamenti ben più difficili per la giustizia

FIRENZE - Nell'inchiesta che ha portato ai domiciliari Tiziano Renzi e Laura Bovoli, genitori dell'ex premier italiano Matteo Renzi e l'imprenditore ligure Mariano Massone, sono indagate altre 5 persone. Tra queste c'è anche Roberto Bargilli, detto Billy, balzato alle cronache come autista del camper di Matteo Renzi durante le primarie per la segreteria del Pd, e poi ascoltato, come persona informata dei fatti, anche nell'ambito dell'inchiesta Consip.

La giudice delle indagini preliminari Angela Fantechi spiega la misura dei domiciliari perchè sussiste il concreto, e attuale «pericolo», che gli indagati commettano reati della stessa specie di quelli per cui sono indagati, tributari e fallimentari. Inoltre, si tratta di reati che «non sono occasionali» ma si inseriscono in un unico programma criminoso che va avanti da molto tempo, realizzato in modo professionale e coinvolgendo numerose altre persone.

Una misura cautelare, sempre per il gip, «proporzionata» anche per il fatto che Tiziano Renzi e Laura Bovoli hanno sempre avuto una condotta imprenditoriale finalizzata a massimizzare il proprio profitto personale, con ricorso a strategie di impresa che non potevano non contemplare il fallimento delle cooperative. La 'Eventi6', la società che da sempre si è occupata di distribuzione di materiale pubblicitario, veniva amministrata, sempre per l'accusa, in modo da poter avere a disposizione manodopera senza essere gravata di oneri previdenziali ed erariali, e i coniugi Renzi hanno costituito le cooperative 'Delivery Service', 'Europe Service' e Marmovid, pronti ad abbandonarle non appena entravano in difficoltà economiche.

Il tutto, conclude il giudice, accompagnato dalla circostanza che Tiziano Renzi e Laura Bovoli rivestivano ruoli di amministratori di fatto, ma agendo tramite uomini di fiducia. Per il giudice, c'è anche il rischio di una reiterazione dei reati con condotte che potrebbero portare ad accertamenti ben più difficili per la giustizia.

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