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GERMANIADiritto al rientro in Germania per i foreign fighters tedeschi

18.02.19 - 19:17
Lo ha spiegato quest'oggi il portavoce del ministero dell'Interno a Berlino
Keystone
Diritto al rientro in Germania per i foreign fighters tedeschi
Lo ha spiegato quest'oggi il portavoce del ministero dell'Interno a Berlino

BERLINO - I cittadini tedeschi che sono partiti per le aree di crisi in Medio Oriente, per unirsi ai jihadisti, hanno diritto a tornare in Germania. Lo ha spiegato oggi il portavoce del ministero dell'interno a Berlino, fornendo alla stampa un quadro complessivo della situazione, dopo la richiesta del presidente degli Usa Donald Trump all'Europa.

Sono 1050 i tedeschi partiti dal 2013 per Siria e Iraq. Secondo le stime del governo, circa un terzo è già rientrato in Germania, mentre 200 sarebbero morti sul campo. Il numero di tedeschi prigionieri dei curdi consiste invece in «un numero grande, a due cifre». Solo nei confronti di un piccolo gruppo di questi ci sarebbe un ordine di arresto. Mentre «nei riguardi di un altro gruppo ci sono dei procedimenti in corso».

È presente anche un rilevante numero di bambini, fra i tedeschi che dovrebbero rientrare in Germania, «il 75% dei quali ha meno di tre anni». Il portavoce di Horst Seehofer ha spiegato che per ogni persona si prenderanno misure di sicurezza, prima di un eventuale viaggio di ritorno: «Si faranno valutazioni sul grado di pericolosità individuo per individuo e dove possibile si tenterà la strada della deradicalizzazione». Per i bambini saranno previsti percorsi di accompagnamento psicologico e pedagogico.

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