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REGNO UNITOBrexit: rinvio in caso di impasse con l'Ue? C'è chi dice sì (e chi no)

13.02.19 - 11:11
Lo avrebbe accennato un capo negoziatore di Londra in via non ufficiale in un bar di Bruxelles, ma il ministro alla Brexit smentisce
Keystone
Brexit: rinvio in caso di impasse con l'Ue? C'è chi dice sì (e chi no)
Lo avrebbe accennato un capo negoziatore di Londra in via non ufficiale in un bar di Bruxelles, ma il ministro alla Brexit smentisce

LONDRA - Riprendono fiato le congetture su un possibile rinvio della Brexit nel Regno Unito, sullo sfondo della sensazione d'impasse del negoziato extra-time con l'Ue sul backstop che la richiesta di due settimane di colloqui in più avanzata ieri dalla premier Theresa May alla Camera dei Comuni non ha fugato.

A riproporre lo scenario è stato Olly Robbins, capo negoziatore tecnico di Downing Street fin dall'inizio della trattativa con Bruxelles, che 'intercettato' da Itv in un bar della capitale belga ha evocato come un'ipotesi concreta la disponibilità europea a concedere un'estensione dell'articolo 50 (e quindi una proroga rispetto alla data di divorzio fissata per il 29 marzo): estensione che in caso di mancata approvazione a Westminster di un accordo nelle prossime settimane potrebbe essere anche «di lunga durata», ha rivelato.

Il ministro per la Brexit, Stephen Barclay, si è affrettato oggi a smentirlo: «Accordo o rinvio è la politica del governo» May, ha troncato. Ma il messaggio 'trapelato' pare perfettamente calibrato come un monito ai deputati della maggioranza Tory-Dup (specie ai brexiteers) a far passare alla fine l'accordo May, pena uno slittamento della Brexit a chissà quando.

Slittamento a cui viceversa l'opposizione laburista e un drappello di conservatori pro-Remain vorrebbero inchiodare il governo: riproponendo entro fine febbraio un emendamento che mira a imporre a May di chiedere obbligatoriamente la proroga a Bruxelles laddove a metà marzo l'unica alternativa in campo resti quella d'un 'no deal', un divorzio senz'accordo.

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COMMENTI
 

Galium 5 anni fa su tio
È evidente che con la brexit i britannici hanno fatto un colossale autogol e ora non sanno come uscirne. In caso di brexit dura i maggiori danneggiati sarebbero loro, e non certo l'Europa. Ritengo comunque che una ripetizione del referendum non sia da escludere.

Bacaude 5 anni fa su tio
Devono andarsene! Senza se e senza ma. Poi cambio sistema di voli per tutti gli Hub del regno, dazi alle maerci, visto per gli inglesi che entrano in Europa. INfine nuovo referendum per la Scozia. Leave means leave

MIM 5 anni fa su tio
Risposta a Bacaude
ah ah ah ah ah ma tu davvero, sul serio, credi che chi è in difficoltà siano gli inglesi? ah ah ah

Bacaude 5 anni fa su tio
Risposta a MIM
2 anni di negoziati andati in fumo. Sterlina sotto le scarpe, contrazione della bilancia dei pagamenti, crisi di governo riagguantate per il rotto della cuffia e 5 mesi consecutivi di accuse al deal della May. Ragazzi se non leggete i quotidiani (tutti ma specialmente inglesi) non è che siete obbligati a commentare. In ogni caso, spero ardentemente che escano. Il più presto possibile. Dunque contento tu, contento io, contenti gli inglesi. E contenti tutti gli afghani, indiani e pakistani che sostituiranni gli europei come manovalanza in quanto membri del Commonwealth.

Bacaude 5 anni fa su tio
Devono andarsene! senza se e senza ma. Cambio sistema di voli, Hub di Londra extra-comuntari, dazi per le merci e visto per gli inglesi che entrano in Europa. Poi un nuovo referendum per la Scozia. Leave means leave.
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