«Questa amnistia è sul tavolo, come una garanzia per tutti coloro che siano disposti a mettersi dalla parte della Costituzione per recuperare l'ordine istituzionale»
CARACAS - Juan Guaidò, il presidente del Parlamento venezuelano che ha assunto ieri i poteri di presidente ad interim, ha detto di essere disposto a concedere un'amnistia «a tutti coloro che siano disposti a mettersi dalla parte della Costituzione per recuperare l'ordine istituzionale», compreso lo stesso Nicolas Maduro.
Nella prima intervista dopo la sua autoproclamazione di ieri - che ha scatenato una crisi internazionale, spaccando in due la comunità globale e la stessa Europa - Guaidò ha detto che «sono già avvenute cose di questo tipo nei periodi di transizione».
«È successo in Cile, è successo nella stessa Venezuela, nel 1958», in riferimento alle transizioni democratiche che hanno posto fine alle dittature di Augusto Pinochet e Marcos Perez Jimenez, aggiungendo che «non possiamo scartare nessuna possibilità, ma bisogna procedere verso il futuro con fermezza».
«Questa amnistia è sul tavolo, come una garanzia per tutti coloro che siano disposti a mettersi dalla parte della Costituzione per recuperare l'ordine istituzionale», ha sottolineato Guaidò.
Il presidente dell'Assemblea Nazionale ha detto che per lui la situazione in Venezuela dovrebbe svolgersi in tre fasi: la «fine dell'usurpazione», cioè della presidenza Maduro, una fase di transizione, ed elezioni libere e trasparenti, il tutto accompagnato da una attenzione immediata all'emergenza umanitaria nel paese.