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STATI UNITI«Quattro mesi per ritirarsi dalla Siria»

01.01.19 - 08:40
Il presidente Donald Trump ha concesso più tempo al Pentagono per preparare l'uscita dei 2000 soldati americani dallo scacchiere siriano
Keystone
«Quattro mesi per ritirarsi dalla Siria»
Il presidente Donald Trump ha concesso più tempo al Pentagono per preparare l'uscita dei 2000 soldati americani dallo scacchiere siriano

WASHINGTON - «Voglio un ritiro dalla Siria in 30 giorni», aveva annunciato improvvisamente due settimane fa Donald Trump, spiazzando gli alleati, allarmando il Congresso in modo bipartisan e inducendo il capo del Pentagono Jim Mattis a dimettersi. Ora, secondo il New York Times, il presidente Usa ha concesso circa quattro mesi per il ritorno dei 2000 soldati americani, facendo così dietrofront dopo una valanga di critiche politiche e di moniti dei vertici militari sui rischi di un'uscita rapida dallo scacchiere siriano. Un ripensamento che non sconfessa la sua decisione di fondo ma che conferma l'impulsività delle decisioni del tycoon.

Naturalmente lui nega di aver premuto sull'acceleratore: «Non ho mai detto che dobbiamo scappare via», ha affermato candidamente in una compiacente intervista su Fox News, diventata quasi un "house organ" della Casa Bianca. E su Twitter ha evocato un rallentamento del ritiro assicurando che i soldati Usa continueranno a combattere quel che resta del Califfato.

«Stiamo lentamente facendo tornare a casa le truppe dalle loro famiglie, e nello stesso tempo combattendo i resti dell'Isis», ha cinguettato. Il tycoon non ha rinunciato ad attaccare i "fake news media" e «qualche generale fallito» che lo hanno criticato per la sua decisione, rivendicando di aver fatto quello che aveva detto in campagna elettorale, quando si era dichiarato contro «le guerre senza fine». «Se chiunque, tranne Donald Trump, avesse fatto ciò che ho fatto io in Siria, che era un caos popolato dall'Isis quando sono diventato presidente, sarebbe diventato un eroe nazionale», si è lamentato. «Sono l'unica persona in America che può dire "sto riportando a casa le nostre grandi truppe con successo" e avere cattiva stampa», ha aggiunto.

Trump aveva annunciato il ritiro dei militari Usa dalla Siria il 19 dicembre scorso, contro il parere dei suoi generali e dei suoi consiglieri civili. Ma poi, in una visita a sorpresa a Natale alle truppe americane in Iraq, ha detto privatamente al comandante delle forze statunitensi in Iraq e Siria, il generale Paul J. LaCamera, che il Pentagono aveva diversi mesi per completare un ritiro sicuro e ordinato, secondo le fonti del Nyt. Gli stessi pianificatori militari hanno fatto sapere di aver bisogno di 120 giorni per programmare un ritiro che consenta di decidere quali equipaggiamenti spostare altrove, quali lasciare agli alleati o disattivare per impedire che finiscano nelle mani del governo siriano o dei suoi alleati russi e iraniani.

Una delle preoccupazioni maggiori comunque è quella di abbandonare i curdi, alleati degli americani, al rischio di un'offensiva turca e di lasciare campo libero a Mosca e a Teheran nella regione. Non a caso oggi il segretario di Stato Mike Pompeo ha dovuto rassicurare il premier israeliano Benyamin Netanyahu a margine dell'insediamento del presidente brasiliano Bolsonaro che il ritiro delle truppe americane dalla Siria «non cambia assolutamente niente» e che gli Usa continueranno a cooperare con Israele sulla Siria e sull'Iran.

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COMMENTI
 

marco17 5 anni fa su tio
e se questo citrullo psicopatico potesse metterci anche meno per sparire dalla faccia della terra, sarebbe un vero sollievo per l'umanità.

Um999 5 anni fa su tio
Risposta a marco17
Ti dimentichi il reale, con i suoi modi (forse anche rozzi) ha appiattito più divergenze lui nel mondo che anni di politici navigati. È un dato di fatto

sedelin 5 anni fa su tio
Risposta a marco17
mi associo al tuo augurio

sedelin 5 anni fa su tio
Risposta a Um999
dalle cronache sembra in guerra con tutti! é un dato reale.
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