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ARGENTINAG20, sparisce il protezionismo: «Una vittoria di Trump»

01.12.18 - 19:18
Sul comunicato finale del vertice i leader fanno riferimento solo all'esistenza di «problemi sul fonte del commercio». E gli Stati Uniti ribadiscono il no a Parigi
Keystone
G20, sparisce il protezionismo: «Una vittoria di Trump»
Sul comunicato finale del vertice i leader fanno riferimento solo all'esistenza di «problemi sul fonte del commercio». E gli Stati Uniti ribadiscono il no a Parigi

BUENOS AIRES - Dal comunicato del G20 sparisce, rispetto ai vertici degli anni scorsi, ogni riferimento alla lotta al protezionismo, in quella che sembra essere una chiara vittoria di Donald Trump.

I leader fanno solo riferimento all'esistenza di «problemi sul fonte del commercio» e si sottolinea la necessità di riformare il WTO: «C'è spazio per un miglioramento» di questo organismo, scrivono i leader.

Nel comunicato finale è scritto fra l'altro che «i grandi movimenti di rifugiati sono una preoccupazione globale con conseguenze umanitarie, politiche, sociali ed economiche: sottolineiamo l'importanza di azioni condivise per affrontare le cause profonde dello spostamento e rispondere alle crescenti esigenze umanitarie».

Politica fiscale basato su crescita e debito sostenibile - «La politica fiscale dovrebbe ricostruire le risorse laddove necessario, essere utilizzata in modo flessibile e pro-crescita, assicurando allo stesso tempo che il debito pubblico resti su un percorso sostenibile». Lo scrivono i leader del G20  sottolineando che «la continua attuazione delle riforme strutturali migliorerà il potenziale di crescita».

Gli Stati Uniti ribadiscono il loro "no" sul clima - Il G20 resta spaccato sui cambiamenti climatici: nella dichiarazione finale si legge come i Paesi firmatari dell'accordo di Parigi, tranne gli Stati Uniti, confermano come l'intesa sia «irreversibile» e come gli impegni previsti debbano essere «pienamente attuati» pur rispettando le differenze esistenti da Stato a Stato. Nel paragrafo successivo si sottolinea invece che gli USA ribadiscono la propria decisione di ritirarsi dall'accordo.

Conte: «Nel 2021 in Italia» - «Ci siamo accordati con il presidente Modi di cambiare le nostre rispettive presidenze: a noi spetterà quella del 2021 e all'India quella del 2022. Ci siamo scambiati su loro richiesta perché nel 2022 ricorrerà il 75mo anniversario dell'indipendenza dell'India». Lo ha annunciato il premier Giuseppe Conte nella conferenza stampa al termine del G20 di Buenos Aires.

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