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ARABIA SAUDITAIl mondo arabo crede alla versione di Riad

21.10.18 - 10:21
La ricostruzione ufficiale della morte di Jamal Khashoggi è stata accettata da Egitto, Palestina, Bahrein e altri ancora. L'ambivalenza di Trump
Keystone / EPA
Il mondo arabo crede alla versione di Riad
La ricostruzione ufficiale della morte di Jamal Khashoggi è stata accettata da Egitto, Palestina, Bahrein e altri ancora. L'ambivalenza di Trump

RIAD - Il mondo arabo si dice convinto della versione ufficiale della morte del giornalista Jamal Khashoggi fornita dall'Arabia Saudita. Il ministro degli Esteri egiziano «valuta i risultati delle indagini preliminari sul caso» e ritiene che «le decisioni e le azioni intraprese dal re saudita Salman bin Abdulaziz sono coerenti con il rispetto dei principi del diritto e dell'applicazione della giustizia». Anche gli Emirati Arabi Uniti «hanno salutato le direttive e le decisioni di re Salman», come riferito dall'agenzia stampa nazionale.

Il Bahrein ha affermato che le decisioni del monarca saudita sono state prese «per stabilire giustizia ed equità e scoprire i fatti» e una simile presa di posizione arriva anche dalla Palestina: il governo di Riad «assicura giustizia, legalità, fatti e legge». Plauso all'apertura dell'indagine anche dallo Yemen.

Secondo le autorità saudite Khashoggi sarebbe morto strangolato al termine di una collutazione e si sarebbe trattato di un incidente. Una versione accolta con grande scetticismo in Turchia, in Europa e nell'intero mondo occidentale.

Trump critica le «bugie» saudite ma sostiene re Salman - L'atteggiamento di Trump sulla questione continua a essere ambivalente. Da un lato critica la versione dell'Arabia Saudita sulla morte di Khashoggi affermando che «ovviamente c'è stato un inganno e ci sono state bugie». Ma allo stesso tempo, in un'intervista telefonica al Washington Post, definisce Riad «un incredibile alleato» degli Stati Uniti e spera che il principe Mohammed bin Salman non sia coinvolto: «Nessuno mi ha detto che è responsabile. Nessuno mi ha detto che non è responsabile. Mi piacerebbe che non lo fosse».

 

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