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STATI UNITITrump pronto a cestinare il trattato sui missili

20.10.18 - 18:16
L'accordo fu firmato nel 1987 da Ronald Reagan e Michail Gorbaciov per limitare il numero di testate dispiegate in Europa
Keystone
Trump pronto a cestinare il trattato sui missili
L'accordo fu firmato nel 1987 da Ronald Reagan e Michail Gorbaciov per limitare il numero di testate dispiegate in Europa

WASHINGTON - E' una delle pietre miliari del disgelo che portò alla fine della guerra fredda tra Stati Uniti e Unione Sovietica. Un trattato firmato nel 1987 a Washington da Ronald Reagan e Michail Gorbaciov per limitare il numero dei missili dispiegati in Europa, frutto dello storico vertice tra i due leader svoltosi l'anno prima a Reykjavik. Ora Donald Trump è pronto a rottamarlo, per spianare la strada a un riarmo degli Usa soprattutto in chiave anti-Cina. E se è vero che Mosca da anni viola gli impegni presi 31 anni fa, lo strappo di Washington rischia di riaprire una nuova corsa agli armamenti e di innescare una nuova guerra fredda con Mosca e Pechino.

Alla Casa Bianca, al Dipartimento di stato e al Pentagono negano che una decisione finale sulle sorti dell'Intermediate Range Nuclear Forces Treaty (Inf) sia stata già presa. Ma oramai - come afferma il Nyt citando fonti dell'amministrazione Usa - il tycoon sarebbe determinato a chiudere questo capitolo e dovrebbe annunciare l'uscita degli Stati Uniti dal trattato nelle prossime settimane. Mentre già nei prossimi giorni il consigliere per la sicurezza nazionale John Bolton dovrebbe volare a Mosca per anticipare le intenzioni della Casa Bianca direttamente al presidente russo Vladimir Putin.

Il primo a denunciare ufficialmente la Russia per le continue violazioni dell'accordo fu nel 2014 Barack Obama, accusando Putin di dispiegare armi nucleari tattiche proibite per intimidire i Paesi dell'ex blocco sovietico avvicinatisi all'Occidente e alla Nato. Ma Obama, nonostante i gelidi rapporti con il leader del Cremlino, scelse di non lasciare l'accordo Inf per non provocare un'escalation nei rapporti con Mosca e non innescare quella nuova corsa agli armamenti che adesso invece potrebbe ripartire. Una delle prime mosse del Pentagono se gli Usa dovessero uscire dal trattato Inf sarà infatti quella di dispiegare missili con testate nucleari in Asia, per contrastare la crescente influenza della Cina nel Pacifico occidentale. E in attesa di mettere a punto nuove moderne testate nucleari, gli Usa sono intanto pronti a modificare i vecchi missili Tomahawk e a piazzarli in Giappone e nella base Usa di Guam. Ma il passo successivo sarebbe quello di tornare a rafforzare il sistema degli euromissili nel Vecchio Continente. Del resto la Cina da tempo sta portando avanti un programma di rafforzamento e ammodernamento del suo arsenale missilistico, mentre in Russia è pronto ad essere dispiegato il potentissimo missile ipersonico fiore all'occhiello di Putin.

Il trattato Inf pose fine alla crisi degli euromissili, quelli a corto e medio raggio (da 500 a 5 mila chilometri) che per decenni terrorizzarono l'Europa. L'accordo tra Reagan e Gorbaciov porto alla distruzione di 2692 missili, 846 americani e 1846 russi.

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COMMENTI
 

dino 5 anni fa su tio
Ma lo hai letto l’articolo?

spank77 5 anni fa su tio
Ma cosa ci fa ancora li quel presidente con la p minuscola ?

Asdo 5 anni fa su tio
Magari è questa europa che dovrebbe smettere di essere un vassallo militare degli stati uniti
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